TESTIMONIANZE – Il 12 ottobre del 2006 il Servo di Dio Carlo Acutis, (era nato nel 1991), studente e fervente cattolico andava in Paradiso. Oggi lo ricordiamo qui sulla Terra, ed a Lui chiediamo preghiere per tutti noi dal Paradiso. Una vita breve, ma eterna, vissuta nell’ascolto continuo del Signore. Un piccolo ragazzino che invece di seguire le mode seguiva Gesù Cristo nell’eucaristia giornaliera, nell’adorazione e nella recita del Santo rosario, può apparire anacronistico, ma è stata la sua realtà dal 1991 al 2006, anno in cui per una leucemia fulminante ha lasciato questo mondo, offrendo le sue sofferenze per il Santo Padre e la Santa Chiesa.
Una breve vita ed intensa vissuta nell’amore di Dio, nell’amore per la preghiera e per il bene comune. Carlo organizzava delle collette tra i parenti per donarle ai francescani O.F.M. di Viale Piave a Milano, oppure i suoi risparmi li regalava ai barboni che affollavano Piazza San Tommaseo e se per caso dormivano, lasciava loro le monetine vicino e l’indomani mattina le avrebbero trovate, sapendo certamente chi le aveva messe lì.
L’infanzia la trascorse a Milano, dove fece i suoi studi fino al primo Ginnasio, ma le estati le trascorreva ad Assisi per la devozione al grande santo serafico e perché disse che era l’unico luogo al mondo dove si sentiva più felice.
I genitori acquistarono una casa ad Assisi per condividere insieme al figlio quel trasporto divino che aveva infuso in loro e che sicuramente doveva essere stato disarmante e gioioso insieme: vedere Carlo così seriamente coinvolto nelle cose del “cielo”. Egli rese complici i genitori anche in una ricerca sui miracoli eucaristici e riuscì a creare due mostre virtuali su siti internet che lui stesso magistralmente realizzava e pubblicava. Questa un’altra dote di Carlo: una conoscenza fuori dal comune dei segreti dell’informatica della quale anche i professori universitari si stupirono. Questa dote il ragazzo la usò a scuola per aiutare gli amici in difficoltà e per fare evangelizzazione.
Aveva capito l’importanza di internet come rete mondiale che metteva in collegamento gli uomini e lui di operò per diffondere il Credo attraverso le due mostre “Miracoli Eucaristici” e “Angeli e demoni” che dopo la sua dipartita furono stampate e presentate in cinque continenti in migliaia di mostre. Carlo aveva intuito l’importanza di internet e questo lo rende molto attuale, un santo contemporaneo di tutti i ragazzi che possono guardare a lui come esempio moderno di grande bontà, carità e amore per l’Eucaristia. Sulla rete ci sono migliaia di siti a lui dedicati. E’ da dieci mesi che l’Arcidiocesi di Milano ha aperto il processo di beatificazione e molte sono le testimonianze di grazie ricevute per intercessione del piccolo servo di Dio, arrivate alla sede della postulatrice Francesca Consolini. Infatti la sua fama di santità ha convertito molte persone in tutto il mondo e continua a crescere l’attenzione dei media, anche perché sono stati pubblicati due libri “Eucaristia, la mia autostrada per il cielo” di Nicola Gori, edizioni San Paolo 2007 (alla quinta ristampa) e “La vita oltre il confine” di Marco Occhetta, edizione Elledici 2013. Questi due documenti narrano le virtù del beato, e ciò ha reso pubblica la grande testimonianza di fede che ha lasciato Carlo con la sua vita. Dopo la sua morte molta gente e molti conventi e chiese hanno iniziato spontaneamente a pregare per la sua intercessione e tante risposte sono arrivate dal cielo e altre ne arriveranno. Carlo Acutis accompagnerà le nuove generazioni che verranno verso il Signore e sarà un tenero esempio di fedeltà al quale ricorrere sempre. Lui che in vita era sempre sospeso tra il cielo e la terra, ora dal cielo compie ancora la sua evangelizzazione e spero che molti papaboys possano imitarlo e prenderlo come amico di preghiera per sempre.
Carlo riposa nel cimitero di Assisi, la città dove si sentiva più felice….
* Questo aricolo è stato scritto da Ferdy Sapio, che oggi purtroppo non è piu’ con noi. Ciao Ferdy, e benritrovato con Carlo Acutis nella zona… Paradiso! by I tuoi fratellini e sorelline dei Papaboys.
grande Carlo, sei una fortissima testimonianza per tutti noi giovani
Ebbi qualche anno fa da un’amica una stampa con la foto di Carlo dove vi era scritto una sua frase: “nasciamo unici e muoriamo fotocopie” frase che mi accompagna tutt’oggi. Grande Carlo Grazie