Qui, dove le complicità con la criminalità organizzata, con la camorra, hanno tolto il respiro, i fedeli si avvicineranno a Francesco per cercare in lui la luce. Sono fieri di essere riusciti a predisporre una bellissima accoglienza, nonostante i pochi giorni a disposizione, sono felici che il Papa arrivi per la festa della loro Santa Patrona, Anna, e sono soprattutto onorati che ritorni nella loro città a distanza di soli due giorni, lunedì 28, seppur in forma privata, per l’incontro con il pastore evangelico Giovanni Traettino. “Dal Papa aspettiamo la scossa”: sono le parole con le quali il vescovo mons. D’Alise descrive lo stato d’animo della città. Questa visita sarà un’occasione per stimolare le coscienze di tutti, soprattutto dei ragazzi che in questi anni hanno dimostrato di voler combattere contro i soprusi, la violenza, le diseguaglianze sociali, anche nel nome di chi per loro si è fatto uccidere, come don Peppino Diana, assassinato venti anni fa esatti dalla camorra a Casal di Principe, a una manciata di chilometri da Caserta. Sarà anche un’occasione però per far conoscere le bellezze di una terra ricca di devozione, dove si vivono anche importanti esempi di integrazione, accanto alla difficoltà di essere stranieri e più poveri tra i poveri. Caserta e i suoi cittadini dunque sono in attesa delle parole del Papa, da lui cercheranno la forza per trasformarle in azioni.
Sono oltre 200 mila i fedeli presenti a Caserta alla Messa che alle 18.00 Papa Francesco presiederà davanti alla Reggia, nel giorno di Sant’Anna, patrona della città. Prima della celebrazione, alle 16.00, l’incontro del clero locale con il Papa. Poche dunque le ore che Francesco trascorrerà nella città, ma questa sua prima visita in Campania – altra regione meridionale segnata da problemi gravissimi, dalla mortifera presenza della camorra ai veleni della “Terra dei fuochi” – ha dato vita sin dall’annuncio a grandi attese e speranze. Mons. Giovanni D’Alise, recentemente nominato dal Papa vescovo di Caserta, parla di un grande dono fatto alla diocesi e alla città tutta. Fonte: Radio Vaticana
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