Decapitata anche statua della Vergine. Consigliere regionale chiede la creazione di una task force: non sono vandali, la devozione al maligno va combattuta
Morti sospette, decapitazione di statue mariane e riti inequivocabili: in provincia di Teramo, gli episodi di cronaca sembrano avere una sola matrice riconducibile alla devozione a satana.
Un dubbio che ha sollevato Leandro Bracco, consigliere regionale di Sinistra italiana. «Nel Teramano il satanismo è diventata un’emergenza – ha detto l’esponente politico locale –. La politica, a tutti i livelli, di concerto con le forze dell’ordine, deve fare in modo che si costituisca una task force. La situazione sta infatti diventando sempre più allarmante». L’affondo trova linfa in una sequenza di fatti accaduti negli ultimi due anni nella zona. Su tutti, il decesso di Giulia Di Sabatino, avvenuto nella notte del 1° settembre 2015, giorno del suo diciottesimo compleanno, quando la ragazza volò giù da un cavalcavia dell’A14, all’altezza di Mosciano Sant’Angelo.
Poche ore dopo il suo tragico gesto, un messaggio apparve sul suo telefonino: «Grazie per esserti donata». Sul punto, il consigliere Bracco ha precisato: «Sono fermamente convinto che la morte di Giulia non si possa derubricare come suicidio. La giovane di Tortoreto era una ragazza piena di vita, un vulcano di positività e progettualità e addirittura il giorno della sua morte aveva già acquistato un biglietto aereo destinazione Londra, luogo in cui avrebbe raggiunto la sorella Vanessa per costruirsi un futuro. Credo si debba investigare a fondo riguardo il mondo delle messe nere e del satanismo nel quale forse Giulia, involontariamente e suo malgrado, era entrata in contatto». Alcuni mesi dopo, nel mese di dicembre 2015, furono rinvenuti un crocifisso rovesciato e simboli satanici all’interno della Grotta di Sant’Angelo lungo le Gole del Salinello, a Civitella del Tronto.
Tre mesi fa la scoperta di riti che celebravano il demonio presso il cimitero di Giulianova. Infine, il 10 agosto scorso, sempre nella cittadina adriatica, la decapitazione della statua della Vergine a ridosso del Santuario della Madonna dello Splendore. Vergine alla quale, oltre alla testa, è stato tranciato il braccio sinistro ed entrambi i pezzi non sono stati rinvenuti. «Il fatto che i balordi che hanno decapitato e amputato un braccio alla statua della Vergine abbiano anche rubato sia la testa che il braccio stesso è un chiaro segnale che non si tratta di vandali, ma di persone che praticano il satanismo» sostiene il consigliere regionale di Si. Tutti episodi che vanno tenuti in considerazione per le indagini.
«Mi auguro che nel brevissimo periodo si possa convocare una riunione congiunta alla quale dovranno partecipare le forze dell’ordine insieme a esponenti di Prefettura, Provincia di Teramo, Diocesi, Regione e sindaci di Giulianova, Tortoreto e Civitella del Tronto. È necessario arrivare, all’unisono, alla creazione di un’apposita task forceper combattere nella maniera più efficace possibile il dilagante fenomeno della devozione al maligno. Che non si attendano la prossima tragedia o il prossimo atto sacrilego, prima di passare all’azione».
di Paolo Martocchia per Avvenire on line