In quel tempo, Gesù vedendo una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti». Matteo 8,18-22.
Seguirti è rimanere senza una casa.
Senza un dove.
Seguirti è rimanere senza un giaciglio.
Senza un riparo.
Seguirti è non avere una tana.
Non avere un nido.
Seguirti è avere solo te.
Seguirti è lasciare quello che si deve fare.
Ora.
Subito.
Non c’è prima.
Non c’è dopo.
C’è solo il presente.
Che è dove sei tu.
Seguirti è avere te come unico dovere.
Come è difficile vivere nel presente.
Come è facile vivere di doveri.
Di Don Mauro Leonardi