C’è un caso toscano come Charlie Gard, il piccolo di nove mesi ricoverato al Great Ormond Street Hospital di Londra per una rara malattia, secondo i medici incurabile, e al quale sarà staccata la spina per decisione di una sentenza. È un bambino di nove anni che abita a Massarosa. I genitori inglesi si oppongono e la famiglia toscana è da tempo in contatto con i Gard, a favore dei quali la madre del piccolo italiano ha lanciato anche un appello.
Emanuele Campostrini, “Mele”, vive appunto a Massarosa, in provincia di Lucca, affetto da deplezione del dna mitocondriale, sordo, non parla, ma respira da solo, va a scuola e comunica attraverso un puntatore ottico.
«Non c’è nulla di più bello dell’essere genitori. La malattia è un aspetto secondario. Noi decidemmo di andare avanti», ha spiegato la mamma di Mele, Chiara Paolini, che con il marito Massimo è in contatto con la famiglia Gard.
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«Spesso parlo con la zia di Charlie – spiega mamma Chiara – la sorella del papà. Mi dice che i suoi genitori sono sempre con il bimbo, possono stare nello stesso letto, coccolarlo, gli stanno accanto, molto bello e molto brutto assieme, perché sanno che è stata decretata la sua morte».
Mele è il secondo di tre figli. Una volta diagnosticata la malattia, racconta ancora la madre, «i medici dissero che sarebbe vissuto al massimo un anno e ci consigliarono di accompagnarlo alla morte».