È la nuova campagna pubblicitaria lanciata da un’impresa di pompe funebri che opera a Roma e in altre città italiane. Grazie all’accordo con una società svizzera, alla quale vengono spedite le urne contenenti le ceneri dei defunti, i resti dei cari estinti si trasformano in diamanti. Il procedimento è complesso ma il risultato è assicurato: un bell’anello luccicante – o, perché no, degli orecchini e un girocollo da gala – fatto non della stessa materia dei sogni ma quasi. Almeno per quelle signore che per una vita hanno inseguito il desiderio di un solitario esclusivo e non sono mai state accontentate da mariti che non hanno voluto (o potuto) soddisfarle. La vendetta è servita e il gioiello senz’altro unico.
Per le dimensioni, spiegano all’impresa funebre, bisognerà fare conto della quantità delle ceneri da cui si estrae il carbonio. Meglio un marito in carne, dunque: più cenere, più carati!
Una nuova frontiera esequiale bussa alle porte: perché occuparsi ancora di dare degna sepoltura alle persone care? Perché andare a portare dei fiori e un saluto sulla tomba di chi lì riposa in pace? A chi interessa, ancora oggi, la dignità di un corpo senza vita? Domande senza risposta, e forse senza senso, in una società che non riesce più fare i conti con il dolore. Una morte brillante spaventa meno. I mariti romani (e non solo) sono avvertiti.i romani (e non solo) sono avvertiti.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Agensir
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