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Chiara era l’anima della parrocchia. E’ morta a 27 anni, a 12 mesi dalla diagnosi.

Chiara Cappellaro era malata da un anno. Per lei da un mese le veglie di preghiera di tutta la comunità . Riposa in pace

MESTRINO. La comunità di Mestrino ha pregato e fatto veglie ogni sera, nell’ultimo mese, per la salute e la vita di Chiara Cappellaro, giovane animatrice parrocchiale di 27 anni. Ma Chiara, purtroppo, è spirata la scorsa notte. La malattia contro cui combatteva coraggiosamente, senza mai perdere le speranze, sostenuta da una fortissima fede, è stata più forte della sua volontà. La ragazza lascia i genitori Annamaria e Silvano, la sorella Angela e il fidanzato Nicola. Il funerale è già stato fissato e sarà celebrato sabato pomeriggio alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Mestrino

Chiara Cappellaro era malata da un anno

L’ATTIVITÀ IN PARROCCHIA

Chiara Cappellaro era molto nota nella comunità di Mestrino. Da anni era animatrice parrocchiale del gruppo Giovanissimi dell’Azione cattolica, gli adolescenti dai 16 ai 18 anni. Era molto ben voluta dai ragazzi come dalle loro famiglie. «Chiara è stata un dono» commenta il parroco don Sergio Turato. «Lascerà un vuoto profondo: è stata una grande guida per i ragazzi e anche una grande testimonianza nella sua malattia. Era sempre positiva e molto tenace. Nonostante l’indebolimento fisico, non aveva mai fatto mancare la sua presenza. Quest’estate aveva accompagnato i ragazzi al campo scuola all’estero, in Bosnia. Non aveva camminato per tutto il percorso con i ragazzi, poiché i medici glielo avevano sconsigliato, ma li ha guidati e sostenuti».

E infatti tra le decine di messaggi lasciati da chi la conosceva su un gruppo social di paese, una mamma commenta: «Sei stata un punto di riferimento nel viaggio in Bosnia della scorsa estate. Una forza per i nostri ragazzi. Grazie Chiara per aver lasciato a loro la tua voglia di vivere».

La malattia

Era solare, Chiara, solare e gioiosa e sorretta da una fede incrollabile, che l’aveva sostenuta nel doloroso percorso della sua malattia e le aveva fornito la forza di combatterla, ma anche di accettarla.

Chiara Cappellaro era malata da un anno

La vita di Chiara si era svolta come quella di una normale ragazza: l’attività in parrocchia, lo studio culminato con la laurea in Economia, un lavoro nel settore amministrativo di un’azienda, gli amici e il fidanzato Nicola, l’amore della famiglia e uno stretto legame con la sorella più giovane, Angela, da tempo lontana da casa per motivi sportivi.

Angela infatti gioca come pivot nella nazionale italiana di pallamano e dopo aver fatto parte del team federale Esercito Fight Futura a Roma, si è trasferita in Norvegia, dove gioca con lo Skrim Kongsberg.

Ma sono tanti i bei momenti condivisi dalle due sorelle, testimoniati dalle numerose foto che le ritraggono insieme, felici. La vita per Chiara cambia circa un anno fa, quando accusa dei malesseri. Le analisi danno un responso terribile: tumore.

A nulla, però, sono serviti diversi cicli di terapie cui la giovane si era sottoposta, poiché il tumore continuava a resistere. Tutto sommato l’esistenza di Chiara, pur nelle difficoltà e nella debolezza, ha continuato a scorrere con i soliti impegni fino allo scorso 8 dicembre, quando in maniera improvvisa e inaspettata le sue condizioni si sono aggravate, obbligandola a un ricovero ospedaliero. Da allora la comunità si è ritrovata quasi ogni sera in chiesa a pregare per lei. Pareva migliorare, Chiara, ma l’altra notte ha chiuso i bellissimi occhi per sempre.

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