All’elementare Villa Medico di Zelarino la conferma della terribile notizia: i compagni hanno visto Federico in classe fino a pochi giorni fa, sereno e sorridente.
È stato solo a inizio settimana che sono comparsi i sintomi di quello che poteva sembrare un semplice malanno di stagione, ma che si è rivelato un terribile male: leucemia fulminante. Federico Scantamburlo è morto ieri, a 9 anni, dopo solo una notte di ricovero al reparto di terapia intensiva di Padova.
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Un momento straziante per la famiglia e di profondo dolore anche per gli amici che ieri, increduli, hanno raggiunto l’ospedale per stare vicini a Massimo Scantamburlo e Fabiola, papà e mamma di Federico, e al fratello maggiore Matteo. Così come la notizia ha sconvolto i vicini di casa, in via delle Pleiadi a Zelarino. «Fino a domenica giocava con gli altri bambini, era come sempre allegro e sembrava stare bene. In certi momenti sembrava solo un po’ stanco» raccontano gli amici, che non possono credere che non ci sia più. Sono passati pochissimi giorni dai primi sintomi della malattia.
Lunedì i genitori di Federico si erano rivolti al pediatra, insospettiti da alcune macchie sul corpo. Mercoledì pomeriggio la situazione si è aggravata. Federico è portato al Pronto soccorso dell’Angelo. In ospedale si è subito capito che non c’era tempo da perdere: con l’esame del sangue i medici si sono resi conto che la situazione era molto grave e hanno chiesto l’immediato trasferimento del bambino a Padova.
D’urgenza a Padova. La corsa al reparto di terapia intensiva pediatrica non è però bastata a salvarlo: Federico è sopravvissuto solo una notte. Lì ci si è resi conto che la situazione era ormai troppo grave e già giovedì sera è stato comunicato ai genitori che non c’erano speranze di salvarlo. Ieri pomeriggio è stato dichiarato il coma irreversibile e poi, in serata, la morte. Nato a febbraio 2009, Federico frequentava la quarta elementare della scuola di via Castellana, Villa Medico. Come il fratello maggiore, a cui era molto legato, era appassionato di nuoto e praticava questo sport da tempo.
I genitori, distrutti dal dolore, hanno trovato la forza di apprezzare la professionalità dei medici, gli infermieri dei due ospedali: «Vogliamo ringraziare il personale del Pronto soccorso pediatrico di Mestre e la terapia intensiva di Padova. In questi due giorni tutti ci sono stati vicini». Troppo poco il tempo che sono riusciti a passare con Federico: «È stato meraviglioso averlo con noi per nove anni» sono le poche parole affidate a parenti e amici che ieri si sono catapultati a Padova per sostenerli. Oggi si valuta il trasferimento della salma a Mestre e nei prossimi giorni sarà probabilmente comunicata la data del funerale.
Fonte www.ilmessaggero.it
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