In Cile continuano disordini e gravi incidenti fra manifestanti e la polizia, il cui bilancio è ora di 15 morti e 2.643 arresti.
LA SITUAZIONE
Quindici in Cile le vittime dei disordini collegati alle proteste contro il carovita. Nel rendere noto il nuovo bilancio il sottosegretario all’Interno Rodrigo Ubilla ha precisato che “11 persone sono morte nella regione di Santiago, durante incendi e saccheggi, soprattutto di centri commerciali“. Tra le altre quattro vittime – ha proseguito – tre sono state uccise da colpi d’arma da fuoco. L’ultima è un manifestante di 22 anni travolto ieri sera da un camion militare nel villaggio di Libertad, vicino alla città di Talcahuano, nella regione centro-meridionale del Paese.
Le autorità hanno fatto sapere che il militare che guidava il camion è stato arrestato e che è stata aperta un’inchiesta. Le persone rimaste ferite negli scontri degli ultimi giorni tra dimostranti e forze dell’ordine sono oltre 1.500.
Il presidente Sebastian Pinera ha detto che il Cile è “in guerra” contro i violenti che stanno radicalizzando la protesta iniziata con l’aumento del costo dei biglietti della metropolitana e ha proclamato lo stato di emergenza in 16 regioni.
Il coprifuoco in Cile non si vedeva dal 1987, durante gli ultimi anni della dittatura di Augusto Pinochet.
Redazione Papaboys
Fonte www.repubblica.it – Foto copertina Ansa/EPA/Esteban Garay