Decine di cristiani cinesi si sono scontrati per tre ore e mezza con la polizia a Wenzhou per impedire che demolisse la croce della loro chiesa. Lo scorso 11 giugno, come riportato dall’International Christian Concern, su ordine delle autorità comuniste centinaia di poliziotti con ruspe e gru si sono presentati davanti alla chiesa Baixiang Guantou per demolire la croce senza alcun preavviso.
«NON DEMOLITE LA CROCE». Decine di cristiani hanno subito fronteggiato la polizia per impedirlo. Come mostra il video presente in pagina i cristiani si sono opposti gridando: «Non demolite la croce, non demolite la croce». E hanno cantato l’inno: «Croce, la croce è la mia gloria per sempre: tutti i miei peccati sono stati lavati dal sangue di Gesù».
LA RITIRATA. Per respingere i fedeli, la polizia è passata presto alla violenza picchiando con i manganelli le persone che protestavano pacificamente. Alle 8.30 di mattina, però, la polizia è stata costretta a ritirarsi: «Questa è la prima volta che il governo si è ritirato. Hanno fatto irruzione in chiesa senza mostrare nessun documento legale: è come se fossero dei ladri. Ci hanno impedito anche di entrare in chiesa per la messa delle 8», ha dichiarato un pastore locale.
CAMPAGNA DI DEMOLIZIONE. Nonostante la polizia abbia fatto marcia indietro, è quasi certo che torneranno alla carica per ottemperare alla campagna delle «Tre rettifiche e una demolizione», lanciata dal partito comunista cinese, che ha come scopo frenare la crescita del cristianesimo. Oltre alla grande chiesa di Sanjiang a Wenzhou, le demolizioni forzate di chiese e le rimozioni di croci hanno già toccato più di 50 chiese. Qui l’elenco completo delle distruzioni avvenute fino al 17 maggio. Di Leone Grotti