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Cina, vescovo denuncia campagna distruzione di chiese e croci

cinaIn Cina, mons. Vincenzo Zhu Weifang, vescovo di Wenzhou, ha denunciato il governo dello Zhejiang per le demolizioni forzate delle chiese e la distruzione delle croci dalle chiese protestanti e cattoliche della provincia.

Il presule – riferisce AsiaNews – ha diffuso una lettera pastorale con la data del 30 luglio dicendo ai suoi fedeli “di non temere ma di avere fede“.

Il 31 luglio, anche i suoi sacerdoti hanno chiesto alle autorità di fermare la campagna che va avanti ormai da mesi. Fedeli protestanti e cattolici sono stati feriti nel tentativo di fermare la polizia mentre distruggeva chiese e croci.

Ne avevamo già parlato su PAPABOYS 3.0, nell’articolo: Cina. Cristiani impediscono la demolizione della loro croce

Mons. Zhu, 87 anni, nella sua lettera confessa che la campagna di distruzione lo ha sorpreso e spiega che all’inizio non è intervenuto perché pensava che questa campagna sarebbe finita presto. Chiede perdono, dunque, ai fedeli per il ritardo del suo intervento.

La politica delle demolizioni – sottolinea – è “sbagliata e ingiusta” perché anche “edifici dentro la norma” sono stati distrutti. Il vescovo nota che la campagna “prende di mira le croci sui tetti delle chiese” come “un segno della fede cristiana”. Ciò accresce la tensione fra la Chiesa e il governo e causa violenze, distruggendo l’armonia religione-Stato e aumenta l’instabilità sociale. Secondo il vescovo la campagna si sta intensificando.

Mons. Zhu domanda ai fedeli di pregare per il destino della diocesi, offrendo un Rosario al giorno e una Via Crucis ogni venerdì. “Preghiamo – è la sua esortazione – perché coloro che ci perseguitano possano cambiare”.

A cura di Redazione Papaboys

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