Nel magistero di Papa Francesco, “appare chiara sin dall’inizio una visione globale, olistica, in continuità con i suoi predecessori. Essere umano, natura e ambiente, creazione e società sono tra loro collegati”. È quanto si legge nell’editoriale dell’ultimo numero de “La Civiltà Cattolica”, in cui alla vigilia della pubblicazione dell’enciclica di Papa Francesco sull’ambiente, si espone in sintesi il percorso ecologico che i Pontefici hanno indicato negli ultimi 50 anni fino a Francesco, il quale, all’inizio del suo pontificato, ha detto che “custodire l’intera creazione” è “un servizio che il Vescovo di Roma è chiamato a compiere”.
Parola chiave è “armonia”, capace di “estendersi a tutte le creature”
”Leggendo i suoi interventi” argomenta la rivista dei gesuiti, ripresa dall’agenzia Sir, si nota che il Papa “ha una visione antropologica, ma non antropocentrica nel senso riduttivo del termine”. Una sua “Parola chiave” è, infatti, “armonia”, più ampia di “riconciliazione” e capace di “estendersi a tutte le creature”, perché è un dono di Dio che “riguarda tutto il creato nel suo insieme e nelle relazioni tra esseri viventi”. “Questa visione ampia, attenta alle relazioni e non solo all’uomo, intesa come centro – si legge nell’editoriale – si interroga su quale impatto il progresso economico, le nuove tecnologie e il sistema finanziario abbiano sugli esseri umani e sull’ambiente”. L’ecologia, per Papa Francesco, “non è solo una questione di economia, ma di etica e di antropologia”, e la “vocazione del custodire” non riguarda solo i cristiani, ma “riguarda tutti”, sulla scorta del dettato della Genesi e del Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi.
Una voce sul cambiamento climatico
La Chiesa, tuttavia, non è “una Ong verde”: pone semplicemente interrogativi sull’attuale evoluzione del mondo, chiedendosi ad esempio: “Il cambiamento climatico è antropogenico, dovuto cioè all’uomo? O è un processo ciclico della natura? O è probabilmente causato da entrambi? E, qualunque sia la causa, si può fare qualcosa?”. Papa Francesco, secondo la rivista dei gesuiti, “affronta la sfida, riconoscendo adeguatamente il punto di vista scientifico sul cambiamento climatico, le sue cause e conseguenze, e i rimedi necessari. Il leader della principale religione del mondo si avvarrà della sua fede, dell’insegnamento della Chiesa, e delle migliori informazioni e dei migliori consigli a disposizione, dimostrando che è nostro compito raccogliere e vagliare informazioni, giudicare, prendere decisioni e agire”.
Obiettivo dell’Enciclica
Scopo dell’enciclica, è la conclusione dell’editoriale, non è “soltanto fare speculazione né sposare questa o quella teoria, ma invitare gli uomini di buona volontà a considerare bene le loro responsabilità per le generazioni future, e ad agire di conseguenza”.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana