RIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO LUNEDI’ – Breve agiografia-. Giovanni Maria Vianney, conosciuto in tutto il mondo come il ‘santo curato d’Ars’, nacque nel 1786 a Dardilly. Non era portato per gli studi e solo superando molte difficoltà potè accedere al sacerdozio. Il vescovo di Belley assegno al giovane prete una sperduta parrocchia nel villaggio di Ars. Qui l’umile curato, con la vita mortificata, la preghiera assidua e la predicazione efficace riesce a fari fiorire la vita cristiana. Il suo confessionale è assediato da ogni ceto di persone, producendo frutti di conversione insperate. Morì nella sua umile parrocchia il 4 Agosto 1859.
Commento alla Liturgia della Parola-. L’episodio di Pietro narrato nella lettura evangelica che vuole camminare sulle acque, mette in luce la necessità di una grande fede nell’affrontare le difficoltà della vita cristiana. L’esempio del Curato d’Ars aiuta a comprendere il cammino verso il Signore nella prospettiva della promessa divina, la quale non viene mai meno quando affidiamo la vita a Lui: ‘dovessi tu camminare sull’acque, sarei con te’ (Is 43,2). I cristiani non sono “funzionari del sacro”, e nemmeno “dipendenti una multinazionale a carattere umanitario”. Tante volte siamo abbagliati dalle cose finite. Dimenticando che siamo fatti per le cose di lassù. San Giovanni Maria Vianney, quando arrivò nel territorio di Ars, non conosceva la strada per raggiungere la parrocchia. Nei campi incontrò un ragazzo, al quale disse: “se mi indicherai la strada verso la Chiesa, io ti indicherò la via per giungere in cielo”. Tra i tormenti della vita, Dio è presente! Non abbandona nessuno! Scommettiamo su di Lui, e avremo in cambio la vita eterna. a cura di don Salvatore Lazzara