Come affrontare ogni giornata? ‘La sera mettete in questo adorabile Cuore tutto ciò che avrete operato durante la giornata’
,l. Il Divin Cuore cominciasi a manifestare alla Santa. Stava la santa Margherita Maria preparandosi nel ritiro alla religiosa sua professione, quando nostro Signore, dopo venuto a lei in Sacramento, così le parlò: « Ecco la piaga del mio costato, dove tu devi fare l’attuale e perenne tua dimora; qui potrai conservare la bianca stola dell’innocenza ond’ io ti ho rivestita l’anima, affinchè tu viva ormai solo della vita dell’Uomo-Dio; viva come, non vivendo più, affinché io viva perfettamente in te: operi come non operando più, ma, operi io in te, perchè io voglio esserti ogni cosa. Sia tua impresa l’amare ed il patire ciecamente; un sol cuore, un amore solo, un solei Dio »…
Udite queste parole la Santa scrisse col proprio sangue la seguente protesta di amore: «Io, meschino e miserabile niente, protesto di sottomettermi e sacrificarmi a quanto egli richiede da me, immolando il mio cuore al compimento del suo beneplacito, senza riserbarmi altro interesse tranne la sua gloria e il puro amor suo, al quale io consacro tutto il mio essere e tutti gl’ istanti di mia vita. Io sono del mio Diletto per sempre, sua serva, sua schiava, sua creatura, dappoichè egli è tutto mio, e io sono sua sposa indegna, suor Margherita Maria, morta al mondo. Tutto di Dio, niente di me; tutto a Dio, niente a me; tutto per Iddio, niente per me! »
« Al primo svegliarvi entrate nel divin Cuore, a lui consacrate, il vostro corpo, 1′ anima vostra, il vostro cuore e tutto il vostro essere, per servirvene poi solamente a suo amore ed a sua, gloria ».
Eleggete il sacro Cuore come tempio augusto in cui fare tutte le vostre orazioni e preghiere, affinchè esse tornino a Dio gradite, lui amando coll’amore di questo Cuor sacratissimo, adorandolo colle sue adorazioni, lodandolo colle sue lodi, operando colle sue operazioni, volendo co’ suoi voleri.
« Nell’ascoltare la santa Messa, pregate questo Cuore amabilissimo, unendovi a lui, di applicarvene i meriti secondo i suoi intendimenti sopra di voi.
« Così nella confessione e comunione, offerite le disposizioni di esso in supplemento di quelle che a voi mancano.
Quando fate la genuflessione dinanzi al santissimo Sacramento, pensando a quelle fatte a Gesù per ischerno durante la Passione, dite: – Ogni ginocchio si pieghi, o Maestà del mio Dio, infinitamente abbassata nella sacra Ostia! Ogni cuore vi ami, ogni mente vi adori, ogni volontà siavi sommessa!
Mandate spesso pel vostro buon angelo il cuor vostro a rendere ossequio a quello di Gesù in sacramento.
Quando andrete a prender cibo, unitelo al nutrimento divino onde Gesù sostenta le anime nostre nella santissima Eucaristia, lui pregando che quello del corpo, da voi preso per amor suo e per obbedienza, vi sia di comunione spirituale, onde la purità di lui s’incorpori nelle vostre intenzioni, la grazia di lui nell’ anima vostra, l’amore di lui nel vostro cuore, per modo che voi non possiate mai cessare di amarlo.
Procurate che le vostre ricreazioni sieno dedicate al divin Cuore, parlandovi di esso, consacrando al Verbo eterno ogni vostra parola; a fine di non pronunciarne alcuna che non torni a sua gloria.
Unite il vostro silenzio a quello da lui serbato in Sacramento, schivando ogni discorso che senta di vostra lode o possa disgustare il prossimo, ogni proposito che muova dall’ amor proprio e dalla vanità.
Quando avrete a soffrire qualche cosa, godetene in unione con quella che nel suo Sacramento ha sofferto e soffre tuttavia il Cuor di Gesù.
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Quando sentirete spuntare in voi qualche moto contrario al puro amore, portatelo a questo Cuor divino, perchè vi sia distrutto, e voi ne abbiate in ricambio la grazia dell’ umiltà; cosi fate di tutte le altre passioni e difetti.
Quando veniate a cadere, in mancamenti, volgetevi ancora ad esso per impetrarne la contraria virtù da offerire all’eterno Padre, pregando che vi rimetta nella sua grazia; e così fate nel vedere i falli degli altri.
In ogni evento pigliate per aspirazione le parole di nostro Signore, Fiat voluntos tua; e poi: Io mi abbandono a voi.
La sera mettete in questo adorabile Cuore tutto ciò che avrete operato durante la giornata, affinchè da lui si purifichi quanto esservi potesse d’ immondo e d’ imperfetto nelle vostre azioni.
A prendere in sicura pace il vostro riposo, entrate nel santuario del Cuore amante di Gesù, e li serratevi colla chiave di un pieno abbandono alle sue provvide cure ».
– « O Cuore sacratissimo, io rni dono e consacro tutto a voi, il mio cuore, la mia mente, la mia memoria, la mia volontà, affinchè tutto quanto io farò e patirò sia per vostro puro amore e gloria; tutto quanto io vedrò e udirò mi porti ad amarvi; tutte quante le mie parole siano altrettanti atti di adorazione, di lode alla vostra sovrana Maestà; e tutti quanti i movimenti delle mie labbra sieno altrettanti atti di contrizione di tutti i peccati commessi, di tutti i beni omessi da me; e da voi dimando, o Cuore amorosissimo, che io possa tante volte attirarvi a me, quante attraggo l’aria aspirando; quante al medesimo fine respirando la renderò, tante volte vi offro all’eterno vostro Padre per rendere tutto ciò che a lui debbo.
« O Cuore pieno di bontà, ascoltatemi ed esauditemi. O Cuore sacratissimo, di cui sono, da cui dipendo, per cui io vivo, possedetemi, infiammatemi, trasformatemi tutto in voi. Fate che ogni mio passo sia per giungere a voi, ogni mio atto e movimento sia per unirmi a voi; protestando io che vorrei meglio patir mille morti che separarmi da voi o commettere la minima infedeltà verso di voi».
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