Quando si torna a casa da Medjugorje, si ha subito voglia di ripartire per quel logo santo. Si sente la voglia di rivivere i forti momenti di incontro con Dio e con la Madonna, di rivivere la gioiosa amicizia con i compagni del pellegrinaggio.
E’ invece necessario che ogni viaggio produca i suoi frutti, che possa diventare, soprattutto un viaggio spirituale, dell’anima che cerca Dio ogni giorno e Lo tiene sempre davanti a sé come obiettivo da incontrare e raggiungere.
Riguardo a ciò, la Madonna, diede al Gruppo di preghiera un bel messaggio, era l’otto novembre del 1986:
“Non guardate nè a sinistra nè a destra, ma fissate i vostri occhi solo nel Padre che vi sta aspettando con le braccia aperte. Ora è tempo non di correre ma di volare”.
Alcuni pellegrini al ritorno verso casa, dopo essere stati a Medjugorje, fanno una deviazione verso la città di Zagabria, per incontrare Padre Jozo, l’amato parroco di Medjugorje al tempo delle prime apparizioni. Un occasione per ascoltare parole che escono da un uomo di grande Fede, spettatore oculare degli eventi accaduti a Medjugorje.
I DUE DIVULGATORI
Padre Slavko, morto nel 2000, è stato un gran divulgatore, in tutto il mondo, dei Messaggi della Madonna. Un altro sacerdote, anche lui, gran divulgatore dei messaggi della Madonna, è stato padre Jozo, che era il parroco ai tempi delle prime apparizioni.
Lo ha fatto con le parole e la vita, e continua a farlo, nonostante qualche problema di salute. Non si sposta girando per città e nazioni, ma lo fa rimanendo in convento a Zagabria.
PADRE JOZO
È nato il 19/3/1941 a Uzarici nei pressi di Sirokj Brijeg a 30 Km. da Medjugorje, da una famiglia di contadini. Ha studiato a Sarajevo, a Lubjana e a Graz in Austria. Nel 1962 ha emesso i voti come religioso francescano nel Monastero di Sirokj Brijeg, ed il 6 agosto del 1967 è diventato sacerdote.
Dal 1980 al 1981 è stato parroco a Medjugorje. Era il parroco nel tempo che ebbero inizio le apparizioni in quel luogo. Per un anno e mezzo venne messo in prigione dal governo jugoslavo perché considerato un nemico della patria.
Dal 1985 al 1991 è stato parroco a Tihaljna, e poi padre guardiano nel convento di Sirokj Brijeg. Nel 2009 accettò l’allontanamento da quei luoghi e visse per quasi 3 anni nell’isola di Badja. Venne mandato in Austria, in un convento vicino a Graz. Dal 2012 vive nel convento di Zagabria.
TESTIMONIANZA
Per incontrarlo bisogna andare a Zagabria, presso il convento, dove vengono formati i giovani che desiderano diventare frati. Lì c’è la Parrocchia della Beata Vergine Maria Immacolata, dove lui incontra i pellegrini.
Quando era dalle parti di Medjugorje, i pellegrini si recavano da lui perché era conosciuto per il suo carisma e la capacità di predicare e trasmettere la parola di Dio. Ora, che di anni ne ha un bel po’ di più, comincia la sua testimonianza parlando sottovoce, ma subito emerge la carica e la sua personalità forte.
Invita al raccoglimento. Concentrato nel suo dialogo con il Signore, fa scoprire la grandezza di Dio e la bellezza di stare in dialogo con Lui, a tu per tu. Quando si è con lui i minuti passano e si comincia a gustare la presenza di Dio. Senza accorgerci, si resta in preghiera e soprattutto nell’ascolto di quanto dice, per circa 2 ore.
Consegna, come faceva un tempo, un’immaginetta della statua della Madonna che c’è a Tihalijna. La Madonna dal viso dolce (rappresenta la Vergine di Rue de Bac, Parigi) ed invita a poggiarla nel petto e, come si fa con la mamma, a parlarLe confidenzialmente. Dietro ci sono scritti alcuni brevi messaggi.
Al termine, in ricordo di tutto ciò, dona un rosario, ed anche una medaglietta della Madonna Miracolosa, affinché possiamo scoprire l’importanza di consacrarsi a Maria.
Una deviazione, quella per incontrare Padre Jozo, che vale la pena fare. Preghiamo per Padre Jozo, perchè il Signore possa custodirlo ancora per molto tempo.
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