Corpus et Salus

Come vivo davvero io la Santa Messa? Ecco un piccolo ‘galateo eucaristico’ per riflettere

Ogni giorno è domenica sull’altare nel quale si consacra: ma sappiamo comportarci bene durante la Celebrazione? Abbiamo idea di cosa rappresentano i gesti che facciamo e per quale motivo vanno fatti? Tutto ciò fa parte dell’aspetto ‘liturgico’ e noi, per aiutarvi a scoprire i ‘segni’ vi proponiamo questo piccolo ‘Galateo Eucaristico’.

Entrando in Chiesa

• Osserva rigorosamente il silenzio sia per il rispetto dovuto alla presenza di Gesù, sia per non arrecare disturbo ad eventuali persone presenti.

• Segnati col segno della croce, eventualmente usando l’acqua bene­detta (che ti ricorda il Battesimo).

• Cerca subito con gli occhi il tabernacolo in cui abita il Signore Gesù. Puoi individuarlo facilmente poiché accanto ad esso o in prossimità di esso c’è la “lampada” accesa (un cero, normalmente in un involucro di colore rosso). Quella lampada è calo­re: ti invita ad avvicinarti “con calo­re”, cioè con amore al tuo Signore.

• Davanti al tabernacolo genuflet­titi, ossia piega il ginocchio destro fino a terra, con calma e dignità. Sai qual’è il significato di questo bellissi­mo gesto? Ecco: è farsi piccoli davan­ti a Lui, che è il Grande, il Sommo, l’Infinito. Piegando il ginocchio puoi dirgli: “Tu solo l’Altissimo”, oppure “Tu sei il re della gloria”. Fa come tanti malati che si presentavano a Gesù per essere guariti e, giunti davanti a lui, si buttavano a terra.



 

• Non sederti subito: resta almeno qualche momento in ginocchio, fis­sando il tabernacolo e ripetendoti che là, in quell’angusto spazio, c’è Lui, Lui che ti guarda, che ti ascolta e che è contento di vederti lì. Poi comincia pure a par­largli. Così, come ti viene, con spontaneità e immedia­tezza, in piena confidenza.

Il contegno in Chiesa

La chiesa è luogo sacro non solo perché è consacrata dal Vescovo con una apposita cerimonia, ma soprat­tutto perché in essa abita Gesù, il Figlio di Dio, il Santo di Dio, il tuo amore. La chiesa quindi merita gran­de rispetto. Non è un luogo come gli altri, non può essere declassata.

Mantieni quindi il religioso silen­zio.

Passando davanti al tabernacolo in cui vi è conservata la SS. Eucaristia genufletti sempre: un piccolo distur­bo? Ti sembra troppo per Gesù?

 

Durante la Messa

Segui esattamente le prescrizioni liturgiche (in piedi, seduti…). Al momento della consacrazione resta in ginocchio, senza paure e “vergo­gne”.

Evita di accostarti al Sacramento della Riconciliazione per seguire la celebrazione eucaristica. Puoi confes­sarti prima della Messa o in altri momenti opportuni. Al momento del­la Comunione accostati all’altare in modo ordinato, mantenendo la fila.

Non Iasciar­ti distrarre: per questo abbassa gli occhi e pensa solo a Colui che vai a ricevere. Magari ripeti nella tua mente: “ha sete di te l’anima mia” o qualcosa di simile.

Prima di ricevere la S. Comunione fai un inchino al SS. Sacramento.

Alle parole del Ministro: “Il Corpo di Cristo”, rispondi a voce chiara e con convinzione: “Amen”, che signifi­ca “È così” o ancora: “Ci credo”.

Cerca di usare in modo fruttuoso il tempo di silenzio che segue la distribuzione dalla Santa Comunio­ne: vivi il consiglio di S. Teresa che esortava a vivere con la maggiore intensità d’amore il ringraziamento dopo la Comunione: “appena comu­nicati chiudete gli occhi del corpo e aprite quelli dell’anima per fissarli in fondo al vostro cuore dove il Signore è disceso. «Vi dico, vi torno a dire e ve lo ripeterei all’infinito, che se vi abi­tuate a questa pratica ogni volta che vi accostate alla comunione, il Signo­re non si nasconderà mai” (Cammino di Perfezione cap.34, a.12).



a cura di P Giuseppe Caviglia

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  • DA MILANO
    mi PERMETTO di AGGIUNGERE anche SPEGNERE i CELLULARI e TENERE a BADA i BIMBI che PIANGONO e/o URLANO in CHIESA questo è IL MIO ma SPERO NON solo IL MIO pensiero e ciò
    che VEDO/MO spesso...

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