Siete figli di chi uccise i profeti.
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
Gesù paragona scribi e farisei del suo tempo a dei sepolcri imbiancati. Chi si accosta ad un sepolcro, lo vede bello al di fuori, adorno di fiori, luci, ceri e altre cose. Questo è però ciò che appare. Il visibile. Dentro vi sono marciume e ossa di morti. Il Vangelo secondo Luca contiene una espressione ancora più eloquente. È bene ricordarla.
Mentre stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro. Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo» (Lc 11,37-44).
Chi anticamente toccava un sepolcro diveniva impuro. Era obbligato a delle prescrizioni secondo la Legge per ritornare nel suo stato di purità rituale. Chi tocca un sepolcro invisibile, rimane impuro, vive da impuro e neanche lo sa. Questa la pericolosità di scribi e di farisei. Contaminavano il popolo del Signore con il putridume del loro pensiero e della loro falsa moralità e nessuno ne era a conoscenza. Si veniva infettati di falsa religione, falsa moralità, falsa conoscenza di Dio e ognuno credeva di far cosa gradita al Signore. La responsabilità di scribi e farisei è grande dinanzi a Dio.
Gesù non vuole che i suoi discepoli siamo sepolcri invisibili per la gente, per il mondo intero. Li vuole puri nel cuore, nei pensieri, nella mente, nello spirito, nell’anima. Questa purità interiore si acquisisce vivendo con somma fedeltà ogni sua Parola. Chi omette di vivere la Parola all’istante si trasforma in un sepolcro invisibile. Contamina il mondo di falsità, menzogna, inganno, immoralità ed esso neanche se ne accorge. Non lo sa. È questo il male di ieri, ma anche di oggi. È il male di chi cura le cose esteriori, mentre non si dà alcuna pena per curare il suo spirito e la sua anima.
Un giorno la Vergine Maria rimproverò il suo popolo attraverso una sua serva fedele e obbediente ad ogni suo comando, mentre veniva celebrata una solennissima festa in suo onore. Le sue parole meritano molta attenzione e accoglienza da parte nostra: “Mi abete vestito a festa. Avete abbellito la mia effigie. Mi avete fatto indossare abiti di lusso. Preferisco stracci in cambio del vostro cuore”. Gli abiti su di me scintillano, brillano, destano meraviglia. Il vostro cuore invece è marcio. Non vi è verità in esso e né amore. Esso è un cuore di peccato. Celebrate la mia festa, ma solo esteriormente. Non siete tornati a me. I vostri canti, le vostre celebrazioni sono stupende. Manca solo il vostro cuore. Io – dice la Madre di Gesù – è con il vostro cuore santo che intendo vestire il mio corpo. Siete voi la mia veste più bella. È facile costruire una religione di apparenze, di cose esteriori. È facile consegnarsi anche a delle opere. Difficile è impegnarsi a cambiare il cuore. Per questo urge la potenza dello Spirito Santo. Urge la volontà di osservare la Legge del Signore. Urge il desiderio di cambiare radicalmente vita. Urge il nostro ritorno a Dio. Meglio un luogo di culto in rovina con cuori nuovi, che un tempio scintillante con cuori imputriditi e incancreniti nel marciume spirituale. Vivere la missione con il cuore marcio, è inquinare di marciume il mondo intero.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci discepoli dal cuore puro.
Commento del Movimento Apostolico
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