Ultimi preparativi in Aula Paolo VI per la 25° edizione del Concerto di Natale in Vaticano previsto domani sera con il sostegno e il patrocinio della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
Il Natale è festa che scalda i cuori e rimuove l’indifferenza
Promotori e protagonisti sono stati ricevuti oggi dal Papa in Aula Clementina e le prime parole di Francesco sono state di ringraziamento e di apprezzamento.
A quanti si esibiranno e al pubblico che raccoglierà fondi per aiutare i ragazzi della Repubblica Democratica del Congo e dell’Argentina, il Papa ha riconosciuto “sensibilità alle necessità dei più bisognosi e disagiati che domandano aiuto e solidarietà”. Il significato del Natale, ha spiegato, sta anche in questo:
Il Natale, lo sappiamo, è una festa sentita, partecipata, capace di riscaldare i cuori più freddi, di rimuovere le barriere dell’indifferenza verso il prossimo, di incoraggiare all’apertura verso l’altro e al dono gratuito. Per questo c’è bisogno anche oggi di diffondere il messaggio di pace e di fraternità proprio del Natale
Arte è mezzo per aprire cuore e menti al vero significato del Natale
C’è bisogno, ha aggiunto, di “rappresentare” il Natale con i “sentimenti autentici che lo animano”, quindi, con riferimento allo spettacolo di domani, ha detto:
L’arte è un formidabile mezzo per aprire le porte della mente e del cuore al vero significato del Natale. La creatività e la genialità degli artisti, con le loro opere, anche con la musica e il canto, riescono a raggiungere i registri più intimi della coscienza. L’arte entra proprio nell’intimo della coscienza.
Infine nelle ultime parole di Francesco ai circa 180 presenti all’udienza l’auspicio per il Concerto di domani:
Possa essere un’occasione per seminare la tenerezza – eh…questa parola tanto dimenticata oggi: violenza, guerra… – no, no: tenerezza. Per seminare la tenerezza la pace e l’accoglienza, che scaturiscono dalla grotta di Betlemme.
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Gabriella Ceraso – Città del Vaticano