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Concorso per il Giubileo – Diventa anche tu un’artista della Misericordia

Vuoi cantare, scrivere una poesia o un brano musicale sulla misericordia? Con questa idea è nata l’iniziativa giubilare “Diventa musicista/poeta/cantante della misericordia”, lanciata da don Giuseppe Musardo (del Gruppo editoriale San Paolo) e don Alessandro Amapani (sacerdote della diocesi di Altamura). 

Concorso Giubleo

L’idea ha coinvolto via via Credere, che è la rivista ufficiale del Giubileo, fino a monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, che ha dato il patrocinio all’iniziativa, insieme a Hope Music, al Centro Giovanni Paolo II e alla Pastorale giovanile della Società San Paolo.

UN’EMOZIONANTE GARA

La fase di preselezione è prevista totalmente on-line (un video della propria performance va caricato sul sito www.bewons.com, previa registrazione). Da queste audizioni virtuali saranno selezionati tre artisti, uno per ogni categoria (poesia, musica, canzone) che si esibiranno dal vivo sabato 2 aprile 2016 al Centro Giovanni Paolo II di Loreto, in un concerto organizzato per l’occasione che costituisce la seconda fase dell’evento.

Infine il vincitore scelto dalla giuria potrà esibirsi alla Grande festa allo Stadio Olimpico di Roma sabato 23 aprile 2016, che sigillerà la giornata del “pellegrinaggio della misericordia” proposta per il Giubileo dei ragazzi (la bozza del programma su www.chiesacattolica.it/giovani).

ESPRIMERE LA FEDE CON ARTE

L’operazione di “casting” è stata affidata allo staff del social network Bewons, una sorta di “palcoscenico” virtuale dedicato a giovani talenti artistici: ospita e promuove concorsi, audizioni nel mondo dell’arte e dello spettacolo e incoraggia i talenti a dar vita a collaborazioni creative, mettendo insieme arte e tecnologia.

Il tema a cui i partecipanti dovranno ispirarsi è quello della misericordia: si potrà attingere alla bolla di indizione del Giubileo di papa Francesco, Misericordiae vultus, a passi biblici (ad esempio dei Salmi) o del Vangelo, declinando la propria ispirazione nei diversi linguaggi artistici della poesia, della musica strumentale e della canzone. 

L’evento rappresenta certamente uno stimolo a vivere in modo originale il Giubileo della misericordia, ma anche ad attivare le risorse della propria creatività artistica come espressione della fede.

Da sempre la Chiesa ha coltivato il rapporto con gli artisti e li ha incoraggiati e accolti: si può ricordare in proposito la Lettera agli artisti di Giovanni Paolo II e le parole, un po’ meno vicine ma sempre commoventi, di papa Paolo VI agli artisti: «Da lungo tempo la Chiesa ha fatto alleanza con voi. Voi avete edificato e decorato i suoi templi, celebrato i suoi dogmi, arricchito la sua liturgia. L’avete aiutata a tradurre il suo messaggio divino nel linguaggio delle forme e delle figure, a rendere comprensibile il mondo invisibile» (8 dicembre 1965, a chiusura del Concilio Vaticano II). 

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Lo stesso Paolo VI in altra occasione, riconoscendo che non sempre la Chiesa è venuta incontro agli artisti e alla loro creatività, tocca un segreto fondamentale per l’artista che vuole dare espressione al mondo della fede: si tratta di entrare «nella cella segreta, dove i misteri di Dio fanno balzare il cuore dell’uomo di gioia, di speranza, di letizia, di ebbrezza». E, potremmo aggiungere, di gioia per la scoperta sorprendente che Dio è misericordia. È il cuore dell’annuncio che papa Francesco vuole riportare alla coscienza della Chiesa tutta e che ha bisogno di essere ravvivato anche attraverso l’espressione della bellezza.

Redazione Papaboys (Fonte www.famigliacristiana.it/Vincenzo Vitale)

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