Il ministro dell’Informazione siriano, Omran Zoebi, ha detto che popolo, esercito e leadership in Siria credono che la battaglia contro il terrorismo internazionale non riguardi solo la Siria, ma tutto l’arabismo e l’intera regione. “La nostra unica scelta è quella di difendere la Siria: stato, popolo, sovranità e decisione fino all’ultima goccia di sangue”, ha precisato Zoebi in un’intervista con il canale al-Manar. Zoebi ha spiegato che quanto sta accadendo in Siria è un confronto diretto tra governo e popolo siriano, da un lato, e organizzazioni terroristiche internazionali, dall’altro: “Il coinvolgimento dei paesi del Golfo, di Turchia e Occidente, che offrono una copertura politica per questi gruppi e li sostengono finanziariamente e militarmente è diventato chiaro”, ha detto Zoebi. Per quanto riguarda le scadenze costituzionali, verranno rispettate nonostante le circostanze attuali: “Non permetteremo alcun rinvio delle elezioni per qualsiasi motivo di sicurezza, militare o politica interna o estera … le elezioni si svolgeranno in tutti i governatorati siriani secondo i più elevati standard di trasparenza, imparzialità e integrità”, ha osservato Zoebi. Inoltre, ha aggiunto che queste scadenze non contraddicono la soluzione politica o i colloqui di Ginevra o il processo di riconciliazione nazionale all’interno del Paese, ma anzi rafforzano la popolazione e l’impegno dello stato di adempiere ai suoi doveri. Zoebi ha continuato: “L’inviato Onu per la Siria, Lakhdar Brahimi, … non è stato un mediatore onesto e neutrale, e le sue osservazioni confermano l’adozione del punto di vista americano, saudita, turco e qatariota per distruggere la struttura dello stato siriano.” A proposito del problema degli sfollati, ha fatto notare come il numero dichiarato dai Paesi confinanti che li stanno ospitando nei campi profughi sia spesso contraddittorio, ma ha anche aggiunto che si tratta di siriani, parte del popolo e responsabilità del governo e che devono prendere parte alle elezioni “in conformità con le norme di diritto delle elezioni generali”. Ha poi aggiunto:”Tutti gli sfollati sono invitati a tornare nel Paese che è pronto ad accoglierli nei rifugi e a garantirne la soddisfazione delle esigenze necessarie.”
La Filiale del partito socialista arabo Baath dell’Università di Damasco, ha organizzato una grande manifestazione nel campus Bassel al-Assad in occasione della della fondazione del partito e della festa dello studente. Altre grandi manifestazioni giovanili si sono svolte a Sweida, Homs (nel quartiere di Akrama), Nabek, Qara, Sahel, Jarajir Hmerah e Qara. a cura di Francis Marrash