“Intendiamo essere protagonisti di una nuova tappa della missione evangelizzatrice della Chiesa, segnata dalla gioia, come vuole il Papa”. Così si è espresso oggi, presentando l’evento, il presidente del dicastero vaticano, il cardinale Stanisław Ryłko. Le aspettative dei Movimenti e delle Comunità sono state invece espresse da Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, e dal prof. Jean-Luc Moens, responsabile per le relazioni internazionali della “Communauté de l’Emmanuel“. Il servizio di Gabriella Ceraso per la Radio Vaticana:
Circa 300 partecipanti in rappresentanza di un centinaio di Movimenti e nuove Comunità ecclesiali del mondo si preparano a vivere dal 20 al 22 novembre la terza tappa di una “crescita verso la maturità ecclesiale”, iniziata nel 1998 e proseguita nel 2006. Così il cardinale Stanisław Ryłko ha definito il prossimo Congresso
, inserendolo nel contesto ecclesiale scaturito dal Concilio Vaticano II e segnato tutt’oggi da entusiasmo e adesioni nonostante “il secolarismo dilagante”:“Molti si chiedono come mai, in un mondo che in maniera così radicale rifiuta Dio, si trovano ancora tanti uomini e donne, adulti e giovani, che scoprono la gioia e la bellezza di essere cristiani e con tanto entusiasmo scelgono Cristo e il suo Vangelo come bussola sicura della loro esistenza… È veramente grande la varietà e la ricchezza dei nuovi carismi che lo Spirito Santo elargisce alla Chiesa dei nostri tempi, dai quali nascono tanti Movimenti ecclesiali e nuove Comunità, che propongono itinerari pedagogici di iniziazione cristiana di stupefacente efficacia, capaci di cambiare la vita delle persone e di svegliare in esse uno straordinario slancio evangelizzatore. Sorprende la loro fantasia missionaria, la capacità di trovare modi e vie sempre nuovi di testimonianza e di annuncio del Vangelo”.
Novità di quest’anno è l’ispirazione, nata dall’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco e dalla sua idea di Chiesa di cui i Movimenti, ha sottolineato il porporato, vogliono essere gli attuatori. Il cardinale Rylko:
“Papa Francesco vuole una Chiesa ‘in uscita’ verso le periferie geografiche ed esistenziali del nostro mondo, una Chiesa particolarmente attenta e vicina a tutti i poveri, sofferenti ed esclusi – prodotto amaro della ‘cultura dello scarto’ oggi dominante… Ed è proprio questa la grande e fondamentale sfida che il popolo dei Movimenti vuole accogliere durante questo terzo Congresso mondiale”.
In questo quadro, ha precisato il segretario del Pontificio Consiglio per i laici, mons Josef Clemens, si sviluppano le tre giornate di lavori:
“In questo quadro generale, si collocano le tre giornate del nostro Congresso che intendono esplicitare il fondamento, le varie dimensioni e alcuni aspetti dell’impegno missionario. I relatori sono laici ed ecclesiastici, uomini e donne, e provengono da varie parti del mondo e alle loro relazioni seguirà sempre un ampio spazio per domande e interventi da parte dei partecipanti. Il carattere dell’evento sarà quello dell’incontro, del dialogo e del mutuo ascolto.
Citati da mons Clemens gli argomenti in programma: il contesto e i diversi aspetti dell’evangelizzazione,il dinamismo e la collaborazione tra carismi, il ruolo delle donne e i percorsi di inclusione dei poveri. Grandi le attese da parte dei partecipanti. Ciascuno darà il proprio contributo secondo i diversi carismi, ha detto Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari:
“Ci auguriamo che il prossimo Convegno, dando seguito a questa storia, segni un passo di maturità, cioè che riflessioni e confronto, comunione di successi e di sconfitte, di esperienze e di progetti, pongano le condizioni perché Dio, Signore della storia, possa trarre da esso non solo frutti di comunione e di arricchimento reciproco, ma il frutto di orientare maggiormente tutti, e tutti insieme, a guardare e a vivere sempre e con gioia rinnovata, per l’unico grande scopo della Chiesa di Cristo: ‘Padre che siano una sola cosa… che tutti siano uno’. Questo è il ‘sogno di Dio’. Speriamo di saper rispondere alle attese più profonde degli uomini e delle donne di oggi e contribuire a fare dell’umanità una sola grande famiglia”.
“Vogliamo avanzare nel cammino di conversione pastorale” che ci chiede il Papa, manifestare a Lui il nostro sostegno e soprattutto ci aspettiamo di fare un’esperienza di comunione, ha voluto ribadire il prof. Jean-Luc Moens, responsabile per le relazioni internazionali della Communauté de l’Emmanuel:
“Per noi, perciò, è molto interessante scoprire come lo Spirito Santo lavori negli altri. Il Congresso sarà un’occasione unica per fare questa reciproca scoperta, per ascoltarci, conoscerci meglio, condividere e scambiarci le rispettive esperienze, imparare gli uni dagli altri, creare dei legami. Potremmo così riassumere la nostra aspettativa riguardo a questo Congresso: speriamo di vivere un’esperienza di comunione con la Chiesa universale per essere rinnovati nello Spirito Santo per la missione”.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana
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