Caterina de’ Pazzi è nata a Firenze il 2 aprile 1566. A sedici anni entra nel Monastero di clausura di Santa Maria degli Angeli, il più antico dell’Ordine Carmelitano, le quale origine rimontano al 15 agosto 1450. Qui riceve il nome di Suor Maria Maddalena. Dopo la professione religiosa, il 27 maggio 1584, comincia un itinerario mistico, segnalato di grazie e numerosissime esperienze singolari, che fa da lei una delle più grande estatiche della Chiesa.
A eccezione di tre lettere, non scrisse nulla di proprio pugno. Ma perché i suoi confessori volevano determinare se l’origine di questi fenomeni era divina o no e lei parlava in estasi (non volendo le suore “lassar perdere nessuna” delle sue parole: cf. II 292), è obbligata a conferire tutto quello che li accadeva ai superiori, tramite le sorelle, che scrivevano quello che lei diceva, fuori dell’estasi o durante le stesse esperienze mistiche.
Così furono prese dalla sua bocca e raccolte sotto sua dettatura le relazioni delle sue esperienze mistiche: e questi costituiscono quattro grossi volumi di manoscritti originali, le cosiddette “sue” opere, perché conservano ipis verbis il tenore originale del suo discorso, essendo da lei stessa riveduti, schiariti e corretti. Sono questi: (I) I Quaranta Giorni
Queste relazioni saranno complimentati ancora in vita della Santa con altri testi di natura biografica, avvisi, ammaestramenti e ricordi personali, raccolti a titolo particolare da carmelitane che con lei vivevano e privavano (non ancora integralmente pubblicati). Insieme tutti questi testi costituiscono uno dei maggiori monumenti della letteratura mistica cattolica. ; (II) I Colloqui; (III) Revelatione e Intelligentie (o I otto giorni dello Spirito Santo); (IV) La Probatione – Renovatione della Chiesa.
L’autunno di 1602 s’è ammalata e il 19 ottobre 1604 raccoglie al letto, colpita da tubercolose polmonare. Comincia allora la fase della sua vita chiamata il nudo patire, una fase posteriore alla trasformazione del matrimonio spirituale e unica nella storia della mistica.
Muore il 25 maggio 1604. Il suo corpo incorruttibile si trova attualmente sotto l’altare maggiore della Chiesa del Monastero di S. Maria degli Angeli e di S. Maria Maddalena de’ Pazzi, che si trova adesso nella Via dei Massoni, 26, a Careggi, Firenze.
Redazione Papaboys (Fonte christusveritas.altervista.org)
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