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Consiglio sicurezza Onu e Obama in pressing su Israele: tregua subito senza condizioni!

Mideast Israel PalestiniansTEL AVIV – Telefonata del presidente Usa al premier israeliano: “lo stop immediato delle armi è un imperativo strategico!” Ancora una volta Mr. Obama è eccellente per le sue posizioni! Non chiede tregua incondizionata per salvare vite umane, specialmente di bambini, ma poiché la tregua è…. imperativo strategico.

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CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU – Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si è riunito d’urgenza nella notte a New York sulla crisi di Gaza e ha adottato una dichiarazione unanime in cui chiede un «cessate il fuoco umanitario immediato e senza condizioni» a Gaza.

L’obiettivo è fermare la guerra senza sosta tra Hamas e Israele, che continuano a violare le tregue umanitarie. Il presidente americano Barack Obama, in una telefonata con Benjamin Netanyahu, ha chiesto di una «tregua umanitaria immediata e senza condizioni», sottolineando che si tratta di «un imperativo strategico». E ha aggiunto, per rassicurare Israele, che ogni duratura soluzione al conflitto israelo-palestinese deve prevedere il disarmo di Hamas e di tutti i gruppi attivi nella Striscia di Gaza.

TREGUA CONTINUAMENTE VIOLATA – Le varie tregue annunciate da entrambe le parti, formalmente in vigore, non sono state rispettate: secondo il sito Times of Israel, 50 razzi sono stati sparati oggi contro Israele, anche dopo le 14 di domenica, quando sarebbe dovuta entrare in vigore la tregua di 24 ore proclamata da Hamas.

In risposta, i carri armati israeliani hanno lanciato una pesante offensiva sulle zone densamente popolate del sud della città di Gaza, secondo quanto rende noto la polizia del territorio palestinese. I proiettili sparati dei carri armati hanno colpito un edificio residenziale e diversi palazzi nell’area di Tal al-Hawa, mentre le navi della marina bombardavano la costa. Una persona è morta quando un raid aereo ha colpito un veicolo che trasportava operai a riparare condutture di acqua danneggiate, ha riferito la Mezzaluna rossa. L’esercito israeliano non ha confermato di aver ripreso gli attacchi.

LA TELEFONATA DI OBAMA E NETANYAHU – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chiesto al premier israeliano Benyamin Netanyahu «un cessate il fuoco umanitario immediato e incondizionato»; è «un imperativo strategico», gli ha detto in una conversazione telefonica il cui tono, da quanto traspare dal comunicato della Casa Bianca – è stato piuttosto perentorio. Precedentemente, il governo israeliano aveva nuovamente respinto la proposta del segretario di stato Usa John Kerry per la tregua, confermando, invece, la sua adesione alla mediazione egiziana, definita «l’unica possibile». 

Nella telefonata, Obama ha rimarcato l’importanza di garantire una sicurezza duratura a Israele, che passa attraverso la «smilitarizzazione di Gaza» e il «disarmo dei gruppi terroristici». Ha tuttavia anche sottolineato «la necessità di stabilire un cessate il fuoco umanitario immediato, senza condizioni per arrivare a una cessazione definitiva delle ostilità», che permetta ai palestinesi della Striscia di condurre una vita normale e di avviare prospettive di sviluppo a lungo termine per Gaza.

Il colloquio tra il presidente degli Stati Uniti e il premier israeliano è avvenuto al termine di giorni particolarmente tesi tra i due Paesi, in una situazione in cui – a detta di alcuni analisti – Israele si sente tradito dallo storico alleato. Sul campo, le ostilità – giunte al 20° giorno – proseguono, ma con un’intensità ridotta, mentre i razzi continuano a cadere su Israele e la ricerca e lo smantellamento dei tunnel procede da parte dell’esercito di Israele nelle zone controllate di Gaza. di Francesco Rossi / Redazione Papaboys / (fonti: Jerusalem Post – Corriere della Sera  – La Stampa – Ufficio Stampa della Casa Bianca)

FOTOGALLERY – Questa è la situazione di Gaza questa mattina di lunedì 28 luglio

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