L’Italia divisa in tre parti è stata ufficialmente sancita poco dopo la mezzanotte di ieri, quando il premier Conte ha firmato il dpcm che fa da spartiacque rispetto agli atti precedenti. D’ora in poi infatti ci saranno solo Regioni rosse, arancioni o verdi: il colore non è affatto un dettaglio, perché comporterà maggiori o minori restrizioni fino al prossimo 3 dicembre.
Una decisione che ha scontentato totalmente le Regioni, che invece chiedevano misure omogenee su tutto il territorio nazionale e si dichiarano «esautorate».
Nella zona rossa dovrebbero finire subito Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta e Alto Adige. Qui sarà lockdown.
In zona rossa viene ordinata la chiusura di tutti esercizi commerciali tranne quelli essenziali: ma barbieri e parrucchieri restano – a sorpresa – aperti. Didattica a distanza per seconda e terza media.
Spostamenti vietati tranne che per ragioni lavorative, di salute e per accompagnare i bambini a scuola. L’attività sportiva si potrà svolgere solo all’aperto, vicino alla propria abitazione e da soli. Le fabbriche invece rimarranno aperte.
Le regioni rimarranno nella fascia ad alto rischio per un minimo di 15 giorni e con aggiornamenti di settimana in settimana.
Nelle zone arancioni – che probabilmente coloreranno i territori di Campania, Liguria, Puglia, Veneto, Umbria, Toscana, Lazio, Marche, Emilia Romagna, Abruzzo, Sicilia – verranno chiusi tutto il giorno soltano i servizi di ristorazione, la Dad varrà solo per le scuole superiori ma saranno comunque vietati gli spostamenti extra regione.
Consentiti quelli interni, purché all’interno del comune di domicilio o di residenza.
Su tutto il territorio nazionale varranno le misure che il premier Conte ha già illustrato alla Camera: didattica a distanza al 100% per tutti i licei e istituti professionali, chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, chiusura delle sale giochi e di quelle dedicate al bingo, oltre agli spazi dedicati a queste attività presenti nei tabaccai, stop a musei e mostre, capienza massima dei mezzi pubblici limitata al 50%. Il coprifuoco scatterà alle 22 fino alle 5. In questa fascia sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati.
Altra novità dell’ennesimo decreto del governo: la mascherina sarà obbligatoria alle elementari e alle medie, anche quando i bambini sono seduti al banco. Esclusi i bimbi con meno di sei anni e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso.
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