Oltre 40 premi in palio nella seconda edizione della lotteria di beneficienza per le opere della carità del Papa. Acquistando un biglietto del costo di 10 euro nei punti vendita all’interno del Vaticano, in quelli dei Musei Vaticani e dell’Ufficio filatelico e numismatico si potrà partecipare all’estrazione che avverrà il 30 giugno, all’indomani della Solennità dei Santi Pietro e Paolo. Ad occuparsi del sorteggio una apposita commissione che ne garantirà la correttezza. I premi potranno poi essere ritirati entro 30 giorni e come accaduto per la Lotteria di Natale il ricavato sarà consegnato al Papa. Mons. Diego Ravelli, capo ufficio dell’Elemosineria Apostolica:
“E’ una lotteria che è nata un po’ sulla scia di quella che già è stata fatta per il tempo di Natale, che ha avuto anche un bel successo. Si è voluta ripetere, in occasione dei Santi Pietro e Paolo, ancora una volta con i premi che il Santo Padre ha voluto donare proprio per questa iniziativa. Sono doni che vengono fatti al Papa, si tratta di piccoli doni ma ci sono anche doni importanti: ad esempio il primo premio è un auto Kia Soul che è stata donata in Corea durante il viaggio apostolico dello scorso agosto. E’ bello vedere come il Santo Padre voglia condividere i piccoli doni che riceve. Questo fa parte dell’amore cristiano. Quando uno riceve qualcosa di bello, quando ha una cosa bella che nasce dall’amore vuole ridonare e condividere con gli altri quello che si è ricevuto”.
In occasione della lotteria di Natale, Papa Francesco ha espresso sincera gratitudine per l’ampia partecipazione e la generosità di tanta gente. Il Santo Padre ha poi disposto che l’intera somma ricavata dalla vendita dei biglietti fosse consegnata all’Elemosineria Apostolica:
“E’ stato un successo, sì, ma di solidarietà perché questa lotteria, davvero, ha suscitato tanto interesse e tante donazioni. Il Santo Padre ha voluto donare tutto il ricavato all’Elemosineria Apostolica per le sue attività. E le attività sono quelle semplici, quelle della piccola carità silenziosa che si fa. E abbiamo dato cifre anche significative. Nel mese scorso abbiamo dato quasi più di trecentomila euro in piccole donazioni ai poveri. Adesso, in questi giorni, soprattutto per quei rifugiati politici che stanno arrivando e per i quali anche qui a Roma c’è una certa emergenza cerchiamo di intervenire con tempestività e con piccoli aiuti”.
Nel tempo è cresciuto l’impegno dell’Elemosineria che, nella sua missione, intende essere l’ufficio della carità silenziosa del Papa. Un “pronto soccorso” – l’ha chiamata spesso così l’elemosiniere, mons. Konrad Krajewski – che nasce dall’attenzione di Francesco verso gli ultimi e i poveri. E’ una carità che è prima di tutto accoglienza:
“Il sapore è quello di essere una testimonianza … sempre ci ripete che è Cristo che vediamo nei poveri, in loro c’è il volto di Gesù e il cristiano vuole vedere in loro il volto di Gesù. Quindi quel piccolo aiuto che dà è un aiuto in fondo che si dà davvero anche a Dio”.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana
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