L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è al trentacinquesimo giorno, continua la strage in corso, la distruzione e la morte. Da Mosca arrivano dichiarazioni contrastanti; da un lato la Russia frena i possibili entusiasmi dopo il nuovo round di colloqui negoziali di martedì in Turchia: niente di “promettente” né alcuna “svolta” nei colloqui.
Dall’altro vengono sottolineato “passi avanti” da parte della delegazione ucraina, anche se si ribadisce la posizione del Cremlino su Crimea e Donbass.
Da Mariupol intanto arriva la notizia di un bombardamento contro un edificio della Croce Rossa. Nel pomeriggio il premier Draghi ha sentito al telefono il presidente Putin: il colloquio è durato circa un’ora
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Russia e Cina condannano le sanzioni unilaterali decise da Usa, Ue e alleati contro Mosca per la sua aggressione militare all’Ucraina, definendole “illegali e controproducenti”: lo riferisce una nota del ministero degli Esteri russo diffusa dopo il bilaterale tra i capi delle rispettive diplomazie, Serghei Lavrov e Wang Yi tenuto a Tunxi, nella provincia di Anhui, dove la Cina ospita una due giorni di incontri dedicati all’Afghanistan.
“Le parti – si legge – hanno notato la natura controproducente delle sanzioni unilaterali illegali imposte alla Russia dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti”.
Sono più di 4 milioni i rifugiati che sono fuggiti dall’Ucraina da quando è iniziata l’invasione russa. Lo fa sapere l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr), secondo la quale sono 4,02 milioni le persone che hanno lasciato il paese.
Lo riporta il Guardian. Considerando che l’Ucraina prima dell’invasione aveva una popolazione di circa 44 milioni di persone, questo significa che circa una persona su 11 ha lasciato l’Ucraina in questi oltre 30 giorni di guerra.
Nella regione di Kiev la scorsa notte le truppe russe hanno effettuato più di 30 bombardamenti contro complessi residenziali e infrastrutture sociali, ha riferito l’amministrazione militare regionale di Kiev su Telegram, citato da Unian.
“L’esercito russo ha lanciato missili e bombe cercando di distruggere le infrastrutture e le aree residenziali in violazione del diritto umanitario internazionale. Gli occupanti russi continuano a terrorizzare la popolazione locale”, ha aggiunto l’amministrazione militare.
Un portavoce del ministero della Difesa ucraino ha detto che non c’è nessun ritiro dei russi su vasta scala nelle aree di Kiev e Chernihiv ma solo movimenti limitati. “Il nemico ha ritirato le unità che hanno subito le perdite maggiori per rifornirle”, ha reso noto Oleksandr Motuzyanyk, aggiungendo che “l’assedio di Chernihiv continua, come missili e colpi di artiglieria lanciati dalle forze russe”.
Per la giornata di oggi intanto sono stati concordati tre corridoi umanitari in Ucraina, tutti nel Sud del Paese.
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