E’ legge soave dell’amore che l’amante aneli sempre la presenza e la parola della persona amata. Nessun altro amore è però così forte come l’amore di Dio! Attaccatosi all’anima, la trasforma tutta in se, da farle dire: “Vivo non già io, ma vive in me Cristo”. S. Antonio si dedicò assiduo allo studio ed alla preghiera.
Dimorante nel convento del paese natìo, ottenne di cambiarlo con quello di Santa Croce di Coimbra, per liberarsi dalle frequenti visite degli amici che lo distraevano dalla unione con Dio. Entrato nell’Ordine Francescano, si ritirò nell’eramo di Montepaolo, dove in una grotta cedutagli da un confratello, liberamente attendeva alla contemplazione. La morte lo raggiunse nella solitudine di Camposampiero, assolto in preghiera. Abbiamo pregato finora? Ci lamentiamo di non essere esauditi, ma preghiamo bene? Diciamo a Gesù come gli Apostoli: Signore insegnaci a pregare.
Miracolo del Santo. Tornando S. Antonio dalla Francia in Italia, passò col suo compagno di viaggio per un paese della Provenza; ed ambedue erano digiuni, quantunque fosse tardi. Vedutili una povera ma pia donna, li fece passare in casa sua perché mangiassero. Fattosi prestare da una vicina un bicchiere di vetro a forma di calice, pose loro dinanzi pane e vino. Or avvenne che il compagno di Antonio, non abituato a simili oggetti di lusso, lo ruppe, in modo che la coppa si staccò di netto dal piede. Inoltre verso la fine della refezione, volle la donna attingere ancora del vino in cantina. Quale non fu la sua sgradita sorpresa, a vedere buona parte del vino versato per terra! Nella fretta di porre a mensa i suoi ospiti, ella sbadatamente aveva lasciato aperta la cannella della botte. Ritornando confusa ed addolorata, raccontò ai due Frati l’accaduto. S. Antonio, avendo pietà della poverina, nascosto il viso tra le mani ed appoggiato il capo sulla mensa, pregò. Meraviglia! La coppa di vetro, che era da una parte della tavola, si alza e viene a Riunirsi al suo piede. La rottura era invisibile. Partiti i Frati, fiduciosa nella virtù che le aveva portato a nuovo il bicchiere, la donna corse in cantina. La botte poco innanzi appena mezza, era talmente piena, che il vino usciva spumeggiante dalla sommità.
3 Pater, 3 AveMaria, 3 Gloria al Padre.
Responsorio: Se cerchi miracoli, la morte, l’errore, la calamità, il demonio, la lebbra fuggono, gli infermi si alzano sani.
Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute. Spariscono i pericoli, cessa il bisogno; lo raccontino quanti lo provano, lo dicano i padovani.
Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo.
Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute.
Prega per noi, beato Antonio e siam fatti degni delle promesse di Cristo.
Orazione: O Dio, rallegri la tua Chiesa la preghiera votiva del beato Antonio tuo Confessore e Dottore affinché sia sempre munita di aiuti spirituali e meriti di godere le gioie eterne. Per Cristo nostro Signore. Così sia.
Redazione Papaboys