Dalla I lettera di S. Paolo a Timoteo, capitolo 6, versetti 6-12:
Certo, la religione è una grande ricchezza, per chi si contenta di quel che ha. Perché non abbiamo portato nulla in questo mondo e non potremo portar via nulla. Dunque, quando abbiamo da mangiare e da vestirci, contentiamoci.
Quelli invece che vogliono diventare ricchi, cadono nelle tentazioni, sono presi nella trappola di molti desideri stupidi e disastrosi, che fanno precipitare gli uomini nella rovina e nella perdizione. Infatti l’amore dei soldi è la radice di tutti i mali. Alcuni hanno avuto un tale desiderio di possedere, che sono andati lontani dalla fede e si sono tormentati da se stessi con molti dolori.
Punti di riflessione
1) Chi ha il cuore pieno di Dio, sa accontentarsi ed essere sobrio. Dio riempie il cuore e la mente.
2) La bramosia delle ricchezze è una « trappola di molti desideri stupidi e disastrosi, che fanno precipitare gli uomini nella rovina e nella perdizione ».
3) Il desiderio smoderato dei beni del mondo può farci perdere la fede e toglierci la pace.
4) S. Giuseppe Moscati ha sempre tenuto il cuore distaccato dal danaro. « Quei pochi soldi che ho, devo lasciarli ai pezzenti come me », scriveva a un giovane il l ° febbraio 1927.
Preghiera
O Signore, ricchezza infinita e fonte di ogni consolazione, riempi il mio cuore di te. Liberami dalla cupidigia, dall’egoismo e da tutto ciò che può allontanarmi da te.
A imitazione di S. Giuseppe Moscati, fa’ che possa valutare con sapienza i beni della terra, senza mai attaccarmi al danaro con quella bramosia che sconvolge la mente e indurisce il cuore. Desideroso di cercare solo te, col Medico Santo, ti chiedo di venire incontro a questa mia necessità… Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen