L’invito era stato rivolto dall’arcidiocesi di Seoul al governo di Pyongyang lo scorso 26 maggio, e poi ripetuto nei giorni successivi. La speranza era quella di far partecipare anche una delegazione del Nord alla grande messa per la riconciliazione e la pace che Francesco celebrerà durante l’ultimo giorno della sua visita apostolica nella penisola. Secondo la lettera dell’Associazione “in queste circostanze, venire a Seoul sarebbe un passo agonizzante”.
La Costituzione nordcoreana garantisce la libertà religiosa, ma essa di fatto è inesistente nel Paese. L’unico culto ammesso è quello rivolto ai leader nazionali (il “padre della patria” Kim Il-sung e suo figlio Kim Jong-il), e i fedeli di ogni religione rischiano pene durissime – e persino la fucilazione – se vengono colti in atteggiamenti “religiosi”. Nella capitale Pyongyang esistono 3 chiese, due protestanti e una cattolica, ma sono definite “specchietti per le allodole” rivolti ai pochi turisti che visitano il Paese. In Corea del Nord non vi sono sacerdoti o monaci buddisti.
L’Associazione sostiene di avere 3mila “cattolici” fra i suoi iscritti, ma fonti di AsiaNews stimano il numero a meno di 800: si tratta per lo più di persone molto anziane, battezzate prima della Guerra di Corea (scoppiata nel 1950) e che non hanno alcun modo di praticare la fede. In alcune occasioni particolari come Natale, è possibile che i fedeli sopravvissuti si scambino un augurio “di pace”, ma nulla più di questo.
Il rifiuto espresso oggi non chiude comunque la questione: Pyongyang ha un disperato bisogno degli aiuti umanitari che arrivano dal Sud, e soltanto cristiani e buddisti hanno il permesso del governo di Seoul di preparare e inviare questi carichi umanitari. Inoltre, come spiega una fonte di AsiaNews che lavora in questo campo, “il Nord aspetta sempre l’ultimo momento per prendere la sua decisione definitiva. E il fatto che a rispondere all’invito sia stata l’Associazione e non il governo lascia qualche spiraglio di poter vedere una delegazione nordcoreana alla messa del 18”.
A cura di Redazione Papaboys, fonte: AsiaNews
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