Qualche tempo addietro nel nostro sito, avevamo annunciato la possibilità del viaggio di papa Francesco in Corea. Anche se “non si possono ancora dare conferme ufficiali”, il viaggio di papa Francesco in Corea del Sud è “praticamente sicuro”. Così confermano fonti vaticane ad Asia News. La visita dovrebbe svolgersi per un totale di circa 7 giorni nella prima metà di agosto: il pontefice sarà a Seoul per gli incontri istituzionali e nella diocesi di Daejeon per presiedere alle celebrazioni organizzate per la Giornata asiatica della Gioventù. Prevista poi la beatificazione dei 124 martiri coreani e una messa speciale per la pace e la riunificazione della penisola coreana. Alla gioia del viaggio in terra asiatica, dove ancora tante libertà umane e religiose sono negate, giunge la terribile foto di padre Bartolomeo (Barthélemy Mun Jung-hyun). Il sacerdote mentre celebrava la Messa è stato duramente picchiato dalla polizia. Le forze dell’ordine hanno distrutto l’altare e buttato a terra le Ostie consacrate calpestandole. E’ davvero molto commovente guardare l’immagine del padre picchiato e sbattuto a terra mentre con le sue braccia protegge il Corpo di Cristo. Le lacrime versate per il gesto sacrilego, sono seme di testimonianza vera ed autentica. Ricordiamo le parole di Gesù: “hanno perseguitato me, perseguiteranno voi”. Esprimiamo vicinanza a tutti i fratelli e sorelle che subiscono violenza nel nome del Vangelo.
La presenza del Papa, aiuterà la Chiesa di Corea a rimanere sempre di più fedele al Signore. Testimoniare Cristo è fondamentale per continuare la sua opera nel mondo. Ed ecco il senso della partecipazione di Francesco alla Giornata asiatica della Gioventù, che si terrà a Daejeon. Il tema dell’evento, che ricalca l’edizione mondiale organizzato dalla diocesi e dalla Federazione della Conferenze episcopali asiatiche, è “Giovani dell’Asia, svegliatevi! La gloria dei martiri risplende su di voi”. Sono attese decine di migliaia di giovani da tutto il continente: i cardinali di Hong Kong e Manila stanno spingendo i propri fedeli a partecipare in massa. Proprio la questione del martirio è molto sentita in Corea. Parlando durante la Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, il vescovo locale mons. Lazzaro You Heung-sik ha detto: “Molti martiri coreani venivano dalla mia diocesi (proprio a Daejeon si trovano diversi luoghi storici collegati alla vita di questi primi cristiani coreani ndr), e sono figure esemplari per la vita dei fedeli. Le loro storie vanno imitate per la fiducia in Dio e per il sacrifico compiuto”. Spero, ha concluso poi il vescovo, “che i giovani che verranno in agosto possano essere ispirati da queste testimonianze. Sono molto felice di poterli ospitare, perché sono la speranza della Chiesa e dell’umanità: i giovani sono i campioni della nuova evangelizzazione”. di Giovanni Profeta