I frati minori – riferisce il quotidiano Avvenire edizione on line – conventuali della Basilica del Santo promuovono «un nuovo gesto di vicinanza e preghiera per la città di Padova e per il mondo intero afflitto dal Coronavirus».
Dopo la “Preghiera a sant’Antonio di Padova nel tempo dell’epidemia” composta dai frati della Basilica del Santo e diffusa la scorsa settimana via social, da oggi (31 marzo), e per ogni martedì fino alla fine dell’emergenza sanitaria, al termine della Messa “a porte chiuse” delle 18 celebrata all’Arca del Santo, trasmessa in diretta tv su Rete Veneta e web streaming sul sito della basilica e su Facebook, il rettore del santuario, il francescano conventuale Oliviero Svanera, si affaccerà sul sagrato per impartire la benedizione alla città e al mondo con la preziosa reliquia del dito di sant’Antonio, la stessa che viene utilizzata anche nelle solennità del santo il 13 giugno.
Inoltre, “eccezionalmente”, all’interno, nei pressi dell’ingresso principale, sarà collocata la statua votiva processionale, in genere esposta soltanto nel mese di giugno. «La scelta del giorno – spiega una nota – non è casuale: da metà marzo ogni martedì, giorno dedicato tradizionalmente alla devozione antoniana, in Basilica a Padova viene sviluppato un percorso di 13 tappe per accompagnare spiritualmente verso la Festa del santo con la preghiera della Tredicina e, da alcuni anni, anche con video-meditazioni».
Ogni martedì, al termine della messa delle 18 i frati nel santuario e i moltissimi devoti sparsi in tutto il mondo pregheranno la “Tredicina” per invocare la misericordia di Dio per intercessione di sant’Antonio; intorno alle 18.40 il rettore con la sacra reliquia del dito scenderà processionalmente fino alla porta principale della Basilica, da dove, sulla soglia a porte aperte, impartirà la benedizione alla città e al mondo, mentre i religiosi all’interno accompagneranno il gesto con il canto del “Si quaeris” diffuso in piazza dai megafoni della Basilica. La chiesa simbolo di Padova è aperta tutti i giorni dalle 8.30 alle 17.30 come messaggio di coraggio e speranza per i fedeli, che possono accedervi per la preghiera privata, fatti salvi i già noti accorgimenti di sicurezza sanitaria per contrastare il diffondersi del virus e le restrizioni vigenti per gli spostamenti. Un nuovo gesto quello promosso dai frati conventuali per mostrare la loro vicinanza ai fedeli ai tempi del Covid-19.