Sono saliti a 60.314 i positivi al coronavirus in Lombardia, con un aumento di 1.262 contagi in un giorno. I ricoverati sono 12.028 (+59), mentre calano i malati in terapia intensiva: sono 1.143 (-33). Il numero delle vittime è di 10.901 (+280). Occhi puntati sulla città di Milano, dove il dato dei contagi è aumentato di 296 casi in un giorno.
Inizieranno a fine aprile in Inghilterra i test accelerati sull’uomo del vaccino messo a punto dall’azienda Advent-Irbm di Pomezia insieme allo Jenner Institute della Oxford University. Lo ha annunciato l’a.d. di Irbm, Piero Di Lorenzo. La previsione, ha spiegato Di Lorenzo, è di “rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per il personale sanitario e le forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole”.
Secondo Di Lorenzo, “in virtù dei dati acquisiti nelle ultime settimane, il primo lotto del vaccino messo a punto dalla partnership Advent-Irbm con lo Jenner Institute della Oxford University partirà da Pomezia per l’Inghilterra, dove inizieranno i test accelerati su 550 volontari sani”. Inoltre, “si prevede di rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per il personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole”.
Di Lorenzo annuncia che è “ormai in fase finale la trattativa per un finanziamento di rilevante entità con un pool di investitori internazionali e vari governi interessati a velocizzare ulteriormente lo sviluppo e la produzione industriale del vaccino”. “Si è deciso di passare direttamente alla fase di sperimentazione clinica sull’uomo, in Inghilterra – spiega Di Lorenzo – ritenendo, da parte della Irbm e della Oxford University, sufficientemente testata la non tossicità e l’efficacia del vaccino sulla base dei risultati di laboratorio”.
Gli Stati Uniti puntano su un veterinario italiano – Ma sono molte le aziende e le università al lavoro per cercare un vaccino al Covid-19. Un altro italiano è salito agli onori delle cronache dopo che un’azienda americana ha brevettato a Washington lo studio messo a punto dal professor Giacomo Rossi dell’Università di Camerino. Rossi, medico veterinario livornese della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria di Unicam, ha studiato il coronavirus del gatto e messo a punto un medicinale che blocca le infezioni polmonari. Avendo brevettato il medicinale negli Usa potrà utilizzare i trials più rapidi rispetto a quelli europei. Entro un mese anche lui potrebbe avere i primi risultati.