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Coronavirus, al via misure valide fino al 31 luglio. Ecco cosa si deve fare. Smart woking, Fiere, Spiagge

Lo stato di emergenza durerà fino al 31 luglio?

La bozza del Dpcm sarà illustrata oggi pomeriggio in Senato dal Ministro della Salute Roberto Speranza e questa sera sarà firmato dal premier Giuseppe Conte.

Entro il mese il consiglio dei ministri si esprimerà, con una delibera, per estendere lo stato di emergenza (scade appunto il 31 luglio). Al momento l’ipotesi più probabile riguarda intanto una mini-proroga fino al 31 ottobre, ipotesi fatta circolare da Palazzo Chigi.

Le misure sino al 31 luglio

Mascherine. Sarà confermato l’obbligo di indossarla nei negozi, negli uffici pubblici, al ristorante. E sui mezzi di trasporto: aerei, bus, metro, treni.

Fiere e sagre. Non riprenderanno fiere, sagre e feste patronali: rimane infatti lo stop agli assembramenti, considerati troppo pericolosi per la trasmissione del virus.

Discoteche. Anche la movida dei ragazzi subirà uno slittamento. Le discoteche al chiuso continueranno a rimanere chiuse. Vale sempre il discorso sugli assembramenti.

Spiagge. Distanziamento fisico e mascherine nei locali, ma anche degli stabilimenti balneari.

Coronavirus
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Dovrebbero essere confermate fino al 31 Luglio le «modalità di lavoro agile, ove possano essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza». Ovvero lo smart working.

Si prorogano anche al 31 luglio la possibilità di «incentivare le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti» e l’obbligo di adottare «protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale».

Permane inoltre l’obbligo di sanificare i luoghi di lavoro. Per quanto riguarda le scuole, il documento di giugno prevedeva la sospensione delle attività didattiche in presenza e, in questo periodo di chiusura estiva, la possibilità di utilizzare gli spazi degli edifici scolastici per «attività ludiche, ricreative ed educative, non scolastiche né formali, senza pregiudizio alcuno per le attività delle istituzioni scolastiche». (Fonte ilmessagero.it)

Redazione Papaboys

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