Coronavirus e bambini, le regole per evitare il contagio in vacanza
L’ultimo numero di “A scuola di salute”, magazine digitale a cura dell’Istituto Bambino Gesù, ha raccolto i consigli degli esperti per trascorrere la bella stagione in sicurezza. Ecco le indicazioni principali.
In estate arriva il momento delle ferie in famiglia, con le nuove incognite legate al Coronavirus. Una guida utile sono i consigli degli esperti contenuti nell’ultimo numero del magazine digitale “A scuola di salute” dell’Istituto Bambino Gesù. Innanzitutto, finito il lockdown, è importante che i bambini e i ragazzi ritrovino quella socialità persa nei mesi chiusi in casa. Il consiglio ai genitori, quindi, è di consentire ai propri figli di incontrare i loro amici, soprattutto all’aperto
Allo stesso tempo, però, è fondamentale seguirli e aiutarli in questa nuova fase, condividendo dubbi e timori, ma soprattutto confrontandosi sui comportamenti da adottare per evitare qualsiasi tipo di rischio
L’impossibilità di uscire e vedere i propri coetanei ha limitano notevolmente la socialità dei bambini comportando inevitabilmente delle conseguenze psicologiche in una fase molto delicata della crescita e dello sviluppo: fondamentale, anche per questo, è quindi abituare i bambini alla nuova normalità. Nonostante la situazione epidemiologica nel nostro Paese sia migliorata, il virus non è sconfitto e la parola d’ordine resta “sicurezza”, con misure come distanziamento, mascherina e igiene delle mani. Nei luoghi pubblici, in vacanza, al mare, in montagna o nei parchi è necessario prendere tutte le precauzioni possibili per limitare al massimo le occasioni di contagio
Rimane una regola fondamentale quella della distanza di sicurezza: mantenere una distanza minima di un metro – meglio due – quando si è in contatto con altre persone, abituando i bambini, nei limiti del possibile, a tenere comportamenti rispettosi degli spazi altrui, specie durante il gioco. Si tratta di un’indicazione che vale sempre, anche quando si fa un bagno in mare: l’acqua marina non è un veicolo di infezione, ma neanche un disinfettante, quindi è importante prestare attenzione al distanziamento