Coronavirus. Ecco cosa cambia: mascherine, ristoranti, sport, cinema…
Il nuovo Dpcm porterà importanti novità nella nostra vita
Ecco dove e quando bisogna portare la mascherina obbligatoriamente…
(Fonte tgcom24.mediaset.it) Ecco le principale novità del nuovo Dpcm, firmato da Conte nella notte e valido per 30 giorni, con le nuove regole anti-contagio.
Obbligo di mascherina anche all’aperto, tranne per chi fa’ attività sportiva e i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. La mascherina non va indossata se ovviamente siamo da soli e vicino non abbiamo nessuno.
Stop a gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi.
Divieto di sosta davanti ai locali dopo le 21.
Non più di sei persone in una abitazione se non conviventi e con l’obbligo della mascherina.
Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi. La novità, rispetto ai precedenti Dpcm, è che sono vietate le feste in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto. Restano consentite, con le regole fissate dai protocolli già in vigore, le cerimonie civili o religiose come i matrimoni.
Nelle abitazioni private è “comunque fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi in numero superiore a 6”.
Le attività per bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie sarà consentita fino alle 24 con servizio al tavolo e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo
. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione con asporto ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21.
Cinema e concerti. Resta per gli spettacoli il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1000 all’aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l’altro e di assegnazione dei posti a sedere. Sono sospesi gli eventi che implichino assembramenti se non è possibile mantenere le distanze.
Sono vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Gli sport di contatto sono consentiti, si legge nel Dpcm, “da parte delle società professionistiche e a livello sia agonistico che di base dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”.