Vittime al minimo storico dall’inizio dell’emergenza coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore sono decedute 3 persone positive al Covid-19, non succedeva da febbraio. In Lombardia nessuna vittima, non accadeva dal 22 febbraio. Il totale dei morti è 35.045. In lieve calo i nuovi contagi: 219 (di cui 33 in Lombardia), rispetto ai 249 di sabato.
Nelle ultime 24 ore non si è registrato alcun nuovo decesso per coronavirus in Lombardia: non accadeva dal 22 febbraio, quando morì a Casalpusterlengo (Lodi) a 77 anni Giovanna Carminati, la prima vittima lombarda di Covid-19. Sono invece 33 i nuovi positivi registrati, di cui 13 a seguito di test sierologici e 15 “debolmente positivi”. I tamponi
effettuati hanno toccato quota 7.039.Sempre per quanto riguarda la Lombardia, restano 22 i ricoverati in terapia intensiva (stesso numero di sabato), mentre sono 148 quelli negli altri reparti (-1). Fra i nuovi positivi, sette sono stati registrati a Bergamo così come a Milano (di cui 4 in città) e sei a Brescia. Nessun caso a Lecco, Lodi, Mantova e Sondrio.
«Oggi registriamo un dato di 17 casi di coronavirus. Di questi 10 sono casi di importazione: 6 casi sono di nazionalità del Bangladesh, un caso dall’Iraq, due dal Pakistan e uno dall’India. Rivolgo un appello all’utilizzo della mascherina o si dovrà richiudere. Non possiamo tornare indietro e disperdere gli sforzi fatti fin qui. Dobbiamo usare la mascherina o rischiamo nuovi casi come in Catalogna», spiega l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato
Infine per quanto riguarda le province si registrano quattro nuovi casi e di questi tre nella Asl di Frosinone si tratta di un uomo in accesso al pronto soccorso di Sora, e due donne in accesso al pronto soccorso di Frosinone. Un caso nella Asl di Rieti riguarda un uomo del Pakistan in accesso al pronto soccorso. Si registra un decesso nelle ultime 24h.
«Questa mattina ho fatto visita alla RSA pubblica di Albano – ha detto D’Amato – e voglio ringraziare tutto il personale della ASL Roma 6 per il grande impegno e la professionalità mostrati in questo periodo di emergenza. Queste strutture dimostrano l’importanza dell’impegno pubblico nella tutela e nel sostegno, non solo sanitario, alle fasce fragili della popolazione. Ho trovato un ambiente confortevole e personale qualificato e fortemente motivato».
«Prosegue il nostro impegno nella cura dell’anziano e verso un sistema di integrazione tra i servizi sanitari e ludico ricreativi per la terza e quarta età – ha commentato il direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda – per le prossime settimane è stato predisposto anche un programma di intrattenimento musicale per gli ospiti delle nostre Rsa. Gli ospiti cittadini del Bangladesh hanno concluso il periodo di osservazione e domani, all’esito dell’ultimo tampone eseguito oggi, lasceranno la struttura. Li ringrazio per aver collaborato e rispettato rigorosamente tutte le misure previste. Per le Rsa sono allo studio molteplici progettualità. La Rsa di Albano diventerà un Centro per lo studio dei disturbi dell’anziano».
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