In Francia si stimano 40mila nuovi casi secondo i medici di base, mentre la sanità britannica teme unʼesplosione di ricoveri. In Germania 500mila test a settimana, lʼAssia prende altri 10 pazienti italiani
L’emergenza coronavirus esplode dovunque, con numeri da brivido in Spagna e negli Stati Uniti, dove i casi e i decessi si moltiplicano a una velocità esponenziale. Nella penisola iberica i contagi in 24 ore sono aumentati di quasi 9mila (da 47.610 a 56.188) e le vittime sono passate da 3.434 a 4.089. Superati i mille morti negli Stati Uniti, dove il sindaco Bill de Blasio prevede: che mezza New York sarà contagiata.
Stati Uniti – Secondo la tetra previsione del primo cittadino della Grande Mela, uno scenario da incubo è quello che aspetta la sua megalopoli. De Blasio teme che a subire il contagio saranno circa 4 milioni di persone, la metà di quelle che vivono a New York. “E’ plausibile – spiega – ed è molto preoccupante, ma dobbiamo iniziare a dire la verità”. L’assessore alla Sanità Oxiris Barbot ritiene che l’epidemia potrebbe cominciare a rallentare a settembre.
Finora negli Stati Uniti si contano più di mille vittime, con 69.200 casi confermati. Ben 280 i decessi nello Stato di New York, il più colpito dall’epidemia, mentre a Miami è scattato il coprifuoco per tentare di fermare la corsa dei contagi, in vigore dalle 22 alle 5 del mattino. E’ consentito violarlo solo per lavoro, per le emergenze mediche e per far uscire il cane entro cento metri da casa.
Spagna – In Spagna si sono contati 655 nuovi decessi, arrivati in totale a 4.089. Il numero dei contagi cresce a una velocità impressionante, secondo l’ultimo bilancio del ministero della Salute. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono quasi 3.700 e 7mila quelle che sono guarite. Diminuisce per la prima volta nell’ultima settimana il numero dei decessi quotidiano, con 83 morti in meno rispetto a quelli di mercoledì. Il ministro della Sanità Salvador Illa ha dichiarato che la Spagna potrebbe avvicinarsi al “picco della curva” e questo significherebbe una fase di stabilizzazione della pandemia. Dopo un aumento medio giornaliero del 40% tra il 28 febbraio e il 16 marzo, si è contato infatti un incremento medio del 20% dal 16 al 24 marzo.
Francia – In Francia si parla di 40mila nuovi contagiati nell’ultima settimana, malgrado si contino solo 25mila positivi dall’inizio dell’epidemia. I 40mila casi sono stati diagnosticati dai medici di base secondo le stime della Sanità francese. Nel Paese è cominciato il piano di evacuazione dall’Alsazia dei malati tramite un treno ad alta velocità, che li ha trasportati da Strasburgo negli ospedali dei Paesi della Loire e di altre regioni per alleggerire gli ospedali alsazioni, ormai al collasso.
Fonte: TgCom24