Non si ferma l’impennata di nuovi positivi da coronavirus in Italia: sono 1.071 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. Era dal 12 maggio che non si superava quota mille.
Sono 3 i morti, dato in calo a fronte dei 9 registrati venerdì. I tamponi effettuati sono stati 77mila, oltre 5mila in più. Questi i dati del ministero della Salute, secondo cui la maggior parte dei nuovi infetti è stato rilevato al rientro dalle vacanze.
Nel Lazio si sono registrati 215 casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, un numero record che non si è mai visto neanche durante il lockdown. Tra i nuovi contagi, chiarisce l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, “il 61% sono legati al rientro dalle vacanze, in prevalenza dalla Sardegna (97)”. “Quasi tutti – aggiunge l’assessore – sono giovani e asintomatici. E’ importante rintracciarli per bloccare il contagio”.
Zingaretti: “Servono tamponi agli imbarchi con la Sardegna” – Intanto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha auspicato che “governo e Regione Sardegna predispongano urgentemente controlli con tampone agli imbarchi dei traghetti”. “Abbiamo attivato i box di controllo con tamponi al porto di Civitavecchia – ha chiarito -, ma non basta”. Secondo il presidente “i positivi asintomatici agli sbarchi sono moltissimi. Stanno bene ma possono essere veicolo di contagio”.
Umbria, indice di contagiosità il più alto in Italia – Situazione preoccupante anche in Umbria, dove l’indice di contagiosità Rt risulta il più alto in Italia con 1,34. L’indice è sopra l’1 in ben cinque regioni, secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute: dopo l’Umbria c’è l’Abruzzo con 1,24, seguito dal Veneto (1,21), dalla Lombardia (1,17) e dalla Campania (1,02). Indice pari a zero invece in Basilicata e Molise.