Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi, giovedì 12 novembre, del Ministero della Salute.
In Veneto, Friuli ed Emilia Romagna da sabato entreranno in vigore le misure della nuova ordinanza comune decisa dai governatori Zaia, Fedriga e Bonaccini, i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Italia sono 37.978 con 234.672 tamponi (ieri erano stati 32.961 con 225.640 tamponi). 636 i decessi (ieri erano stati 623), dato più alto dallo scorso 6 aprile quando erano stati sempre 636. Con 15.645 dimessi/guariti in più nelle ultime 24 ore, gli attualmente positivi salgono ancora a quota 635.054 (21.696 in più rispetto a ieri, quando l’aumento era stato di 23.348 unità).
Il totale delle vittime di Covid-19 sale dunque a 43.589, mentre il numero totale dei casi è di 1.066.401 dall’inizio della pandemia di Sars-CoV-2.
I casi Covid-19 in Italia dall’inizio dell’emergenza sono ora 1.066.401 (37.978 in più rispetto a ieri), di cui 43.589 morti e 387.758 dimessi e guariti, 15.645 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è 635.054, ieri era di 613.358, un aumento di 21.696 unità. Sono 3.170 i malati in terapia intensiva (+89 rispetto a ieri quando erano 3.081).
I ricoverati con sintomi sono 29.873, 429 in più rispetto a ieri. Le persone in isolamento domiciliare sono 602.011 (21.178 in più). I tamponi effettuati fino ad oggi sono 18.200.508, di cui 234.672 nell’ultimo giorno (ieri erano stati 225.640). Il numero di persone realmente sottoposte al test sono 11.025.449 (133.478 in più). Ricordiamo che ogni persona può essere sottoposta a più di un tampone.
Chiusure in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia
Negozi chiusi la domenica in Emilia-Romagna, stop alle passeggiate nei centri storici in Veneto, negozi riservati agli anziani durante le prime ore del giorno in Friuli-Venezia Giulia: sono alcune delle ordinanze che i governatori delle tre Regioni, pur ancora posizionate in fascia “gialla”, hanno appena emanato. L’obiettivo è quello di contenere i contagi da coronavirus per non transitare tra le Regioni “arancioni” e subire maggiori limitazioni