In Italia altre 98 persone sono morte per conseguenze derivate dal coronavirus con il totale che è arrivato a 33.229. Ieri il dato era di 70. È quanto ha diramato il dipartimento della Protezione civile nel bollettino di oggi venerdì 29 maggio. Il totale dei decessi di oggi (33.229) risulta maggiore di 87 rispetto al totale di ieri (33.142) al quale però vanno sottratti 11 vittime precedentemente segnalate che non risultano classificabili come Covid-19.
Delle 98 vittime in più 38 sono state registrate in Lombardia, 13 in Piemonte (di cui 11 di ricalcolo dei giorni precedenti), 8 in Emilia Romagna, 8 in Veneto, 13 nel Lazio (di cui 5 di ricalcolo dei giorni precedenti), 7 in Liguria, 4 in Puglia, 2 in Toscana, 2 in Abruzzo, 1 in Umbria, 1 in Campania, 1 in Calabria. Zero morti in Molise, in Basilicata, nelle Marche, in Sicilia, in Friuli Venezia Giulia, in Sardegna, in Valle d’Aosta, nelle province autonome di Trento e di Bolzano.
(La Regione Marche comunica un ricalcolo dei decessi. Sono, dunque, sottratti dalla tabella 11 decessi precedentemente segnalati che non risultano classificabili come Covid-19)
Con oltre tremila tamponi in meno (oggi 72.135) il contagio rispetto a ieri scende di 77 unità con 516 casi positivi in più di cui 354 in Lombardia e 56 in Piemonte, le due regioni più colpite. Alle loro spalle l’Emilia Romagna con 38 casi seguita dal Lazio con 16 (di cui solo 3 a Roma), dalla Liguria con 14 e la Campania con 10. Numeri bassi nel resto d’Italia con quindici regioni sotto i dieci positivi giornalieri, addirittura tredici sotto i cinque e sei ferme a quota zero: la Basilicata, la Calabria, la Valle d’Aosta, l’Umbria, la provincia autonoma di Bolzano, e l’Abruzzo.