Stava male ma continuana a lavorare. Lidia è uno dei tanti sanitari morti in Italia a causa del Coronavirus. Lidia Liotta, infermiera siciliana di 55 anni lavorava come caposala alla casa di riposo Villa Serena a Predore dove presumibilmente aveva contratto il virus.
Nonostante non si sentisse bene ha continuato a lavorare fino a quando non è stata ricoverata nell’Ospedale di Brescia.
La sorella al Corriere della Sera racconta che Lidia aveva iniziato a preoccuparsi per “i suoi nonnini” a metà febbraio quando erano iniziati i primi focolai di polmonite. «Poi a un certo punto ha cominciato a stare male anche lei, con febbre alta, tanto che ai primi di marzo è dovuta restare a casa per qualche giorno». Poi però Lidia è tornata a lavoro, nonostante la sorella abbia cercato in tutti i modi di dissuaderla ma lei le rispondeva che un capitano non abbandona la sua nave.
«Faceva i doppi turni, entrava alle 7 e usciva alle 20.30. Forse gli stessi dirigenti avrebbero dovuto tenerla a casa. L’11 marzo ha avuto un tracollo, ricordo che sentiva un forte dolore alle ossa», spiega, poi il peggioramento e il ricovero in ospedale: « Da allora non l’ho più sentita. L’ultimo messaggio me l’ha inviato poco dopo il ricovero. Diceva: “Io da qui uscirò morta”».
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