La linea emersa nel corse del vertice tra Conte e i tecnici sarebbe quella della “gradualità e prudenza” nelle riaperture dopo la scadenza del Dpcm del 13 aprile
Sarà in due passaggi la “fase 2” per il post lockdown: il primo riguarderebbe piccole aperture per le attività produttive, mentre il secondo interesserebbe una rimodulazione delle misure per spostamenti e uscite. Sarebbe questo l’orientamento emerso nel corso del vertice tra il premier Conte e i tecnici in vista della scadenza delle misure contro il coronovurs In ogni caso non sarebbero ancora stare ipotizzate date.
La linea ribadita sarebbe quella della gradualità e prudenza nelle riaperture. Da qui a una settimana l’Italia non sarà fuori dall’emergenza, sottolineano tutti gli scienziati e lo sa bene il governo che continua a ribadire la linea della massima cautela. “Quella che iniziai, dice il commissario Domenico Arcuri, è una “lunga fase di transizione nella quale sarebbe imperdonabile” non mantenere le misure adottate finora perché vorrebbe dire rendere inutili i sacrifici fatti dagli italiani.
La linea della gradualità Proprio questa fase di transizione è stata al centro del vertice tra il premier Conte, i ministri e il comitato Tecnico scientifico: una riunione nella quale, anche se non si sono fatte date per le possibili riaperture, sono stati delineati alcuni punti fermi, a partire dall’applicazione rigorosa di misure di distanziamento.