In un incontro con i pellegrini italiani sotto una delle tende verdi, l’11 marzo è stato chiesto a P. Slavko se il pianto della statuetta di Civitavecchia fosse un segno. Egli ha risposto spaziando ben oltre sul fatto dei segni.
Così ha detto in succinto: Una volta Gesù ha chiamato questa generazione perversa e adultera perché chiedeva un segno (cfr Mt 16,4). Eppure Lui stesso dava dei segni, quindi non è contro i segni. Egli sa che noi possiamo reagire positivamente ai segni del cielo. Quello che Lui condanna è che noi vogliamo i “nostri” segni, e non i suoi. Egli allora ha detto: Non vi sarà dato altro segno che quello di Giona, cioè della sua morte e risurrezione. Ma essi non lo accettavano perché non volevano convertirsi.
Volevano dei segni a loro graditi. Così per Medjugorje. Uno non può accettarlo perché le apparizioni durano troppo a lungo. Un altro perché i messaggi sono così semplici e non dicono nulla di nuovo… E’ a causa del nostro orgoglio e della nostra mentalità che diciamo: Questo sì, questo no. Anche a Gesù hanno detto: Scendi dalla Croce e ti crederemo! Ma cosa avrebbero detto se fosse sceso dalla Croce? Forse che collaborava con il capo dei demoni, come quando ha guarito il cieco e muto (cfr Mt 12,24) Mancava l’umiltà e l’apertura per potere dire: E’ proprio Lui e lo riconosciamo.
Perché non abbiamo detto prima: Voglio capire, voglio rendermi conto con la mia testa; ma, volendo accettare la volontà di Dio, abbiamo anche capito che si trattava di messaggi veri. Non si devono porre le proprie condizioni: Se Dio fa così, bene e accetto; ma se non fa come voglio io, non credo. L’umile disponibilità è quella che ci apre la mente e il cuore a comprendere e a entrare nella volontà di Dio, qualunque essa sia. E allora è la vera pace. La Madonna vuole evitarci la lotta contro la volontà di Dio.
Spesso le nostre preghiere si riducono a lottare contro di essa, cercando quel che vogliamo. Se poi non lo otteniamo, siamo delusi. In un messaggio la Madonna ci dice: Cercate Dio perché vi ama, non per i vostri bisogni. Spesso andiamo a Dio per ricevere questo o quest’altro, non perché è Padre. E allora se riceviamo, bene; se non riceviamo, smettiamo di pregare. Così troviamo gente amara con Dio perché ha chiesto qualcosa per il proprio egoismo e non l’ha ottenuto. Dio non sta a questi giochi. Occorre talvolta sbattere la testa contro il muro per rinsavire.
Se tu offendi una persona, può darsi che tu lo riconosca e le chieda perdono. Ma è più difficile riconciliarsi con il fratello che ha qualcosa contro di te, senza che tu l’abbia offeso. Se è l’altro che ti offende o ti fa dei torti, non lo perdoni se non viene lui a chiedere perdono, mentre tu stesso dovresti andare da lui per primo a fare la pace, come vuole Gesù prima di fare la tua offerta all’altare. E se il tuo nemico soffre, tu sei contento? Quanta sofferenza per una madre!
Se noi non vogliamo lasciare le cose cattive che ci distruggono, come potremo lasciare le cose in sé non cattive, ma che ci impediscono di essere liberi? Tu dici: Maria mi chiede il rosario, il digiuno, la confessione… poi tutto finito! No, Lei vuole la tua crescita spirituale nella libertà del cuore.
E’ vero e non è vero che la Madonna voglia quelle cose: vuole la crescita interiore, e queste cose in quanto sono necessarie per essa. Siamo già nel 14° anniversario delle apparizioni. Maria ci chiede di essere missionari, ma non solo per recapitare il messaggio come un postino, che magari lo lascia nella cassetta se non ti trova.
Solo quelli che lo vivono diventano missionari che portano il messaggio. Una madre non fa mai paura! La Madonna piange lacrime di sangue?
Allora annuncia tristi avvenimenti? Io sono la serva, ha detto, e sono vostra Madre! Si indaghi pure sul segno, ma quando una madre piange in casa non è per il futuro, per far paura, ma è per il presente dei figli.
E’ oggi che devono cambiare per il loro bene. Se parliamo di avvenimenti drammatici del futuro, nasce un po’ di allarme, poi due giorni dopo si dimentica tutto. La Madonna vuole che tu cambi oggi. Se un figlio in casa non perdona alla sera, la madre non può star bene perché quel figlio ha una ferita e non potrà cominciare bene il nuovo giorno. Se invece perdona, tutto passerà e sarà in pace. Il futuro? Dipende da noi.
Gesù dice di non pensare al domani e di portare ogni giorno il proprio peso. La mamma è lontana dal fare paura: piuttosto ammonisce, aiuta, non fa la profetessa di sventure. Piuttosto ti mette in guardia. Se la mamma dice al figlio che guida la macchina: Fà attenzione, non annuncia la catastrofe, ma lo aiuta ad evitarla. Le persone vivono già nella paura. La Madonna vuol liberarci dalla paura, anche se vede che saranno necessarie delle prove per purificarci. Non può un figlio accusare la madre di volergli male o di fargli paura se lo deve portare all’ospedale per un’operazione…
“Ma, padre, è bene dire qualcosa alla gente che si comporta male per far loro paura” -ci sentiamo dire. Ma questo non aiuta. Parlando dei drogati, come si possono aiutare? Facendo loro paura per le conseguenze che verranno dalla droga? Questo conta ben poco, ma l’amore sì li convince: se uno offre la vita per loro, come Suor Elvira, per la quale “un drogato è una perla caduta nel fango”.
Così la Madonna ci insegna ad amare in un modo materno. Il Papa nella lettera dell’8 dicembre si rivolge alle donne perché con il loro cuore materno diventino operatrici di pace. Ho visto ovunque diffusi in America Latina gruppi per la pace. E’ proprio quello che vuole la Regina della Pace e ci aiuta perché ci arriviamo.
La Madonna va avanti con la sua armata… Il dopoguerra peggiore della guerra – Che cosa si può sperare quando i politici, che dovrebbero risolverla, trattano allo stesso modo aggressore e vittime? Che cosa aspettarci da un mondo dove gli interessi politici o di gruppi sono il primo valore? dove si uccide per guadagnare? dove il traffico di armi è il commercio più lucroso? Dove gli stessi negoziatori hanno interesse a continuare le pur inutili trattative perché guadagnano 20 milioni al giorno?
Ma il dopoguerra è peggiore della guerra stessa. Ora non abbiamo distrutte solo le case, ma le strutture, il tessuto sociale, la morale etica. Non c’è più stato né autorità: ecco allora che prospera la mafia, il mercato nero, il mercato della droga che ora si è spostato qui. Ed è meglio avere un infermo in casa che un figlio drogato! Qui c’è via libera per tutti i criminali che collaborano con le nazioni che vogliono la guerra. E poi odii, suicidi, disperazione e pazzia distruggono individui e famiglie. Ma la guerra è veramente finita o non riprenderà ancora? La Madonna ci aveva prevenuto, ma non faceva quello che volevano certuni, e per questo non l’hanno accettata. Per stare qui, o tanto o poco, pretendevano che Lei avesse il loro permesso… (anno 1985)
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