Allora anche noi, come i discepoli, non riusciamo a compiere il miracolo.
Ecco perché il credere non è mai acefalo, senza un capo, ma ha sempre il riferimento in Cristo: allora tutto prende il significato e il potere della possibilità.
Credere…ma essere aiutati da Gesù a non perdere di vista Lui, in quel credere.
Il “credere” e l’ “incredulità” sembrano quindi stare insieme, quasi gemelli nel nostro cammino; e in effetti è proprio così.
Il vero credere non è in qualche cosa, ma in Qualcuno: Gesù.
E il cammino del credere a Lui è fatto sempre di credere e di non credere a Lui.
Ecco perché senza il suo aiuto il nostro credere va in fumo.
Credere e incredulità sono due passi che si alternano nel nostro cammino di ricerca della verità.
CREDERE O NON CREDERE? QUESTO E’ IL DILEMMA QUOTIDIANO
Don Luciano Sanvito
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“la vittoria con la quale il mondo è conquistato è l’effetto della nostra fede” (I Gv. V, 4)
Chi è infatti che vince sul mondo se non chi crede che Gesù è figlio di Dio?”. (I Gv. V, 5).
Per Mariam ad Iesum