Il 3 dicembre Tavola rotonda alla Pontificia Università Lateranense. Coordina mons. Rino Fisichella. Il Rettore mons. Enrico dal Covolo: “Anche per l’Islam la Misericordia è il nome di Dio. Oggi più che mai il dialogo costruisce umanità e fede”. L’accordo della Lateranense con l’Università iraniana di Qom
“Dialogare con l’Islam è possibile, anzi è necessario. Perché Vangelo e Corano raccontano l’amore di Dio per l’uomo”. Ne è convinto il Rettore della Pontificia Università Lateranense, mons. Enrico dal Covolo, che spiega: “Proprio in questi giorni di dolore per i gravi fatti di Parigi, siamo sempre più convinti della necessità di alimentare un dialogo costruttivo con l’Islam. Occorre guardarci negli occhi, e scoprirci uomini e donne in ricerca di Dio e dei suoi sentieri di Pace. Questo vale soprattutto alla vigilia del Giubileo della Misericordia, nella cui Bolla di indizione Papa Francesco ha voluto sottolineare come proprio l’Islam si riferisca a Dio come il Misericordioso. Mentre nel mondo c’è chi vuole seminare terrore prendendo in ostaggio un dio che non è mai terrore e morte, noi prendiamo il sentiero della libertà approfondendo con l’Islam la Misericordia che unisce popoli e culture diverse“.“Dobbiamo coltivare con ogni uomo di buona volontà la passione per la speranza – rimarca il Rettore della PUL – perché Misericordia è il vero nome di Dio, di cui la storia è il racconto. Il grido ‘dov’è tuo fratello?’ si ripete oggi sulle frontiere del nostro tempo liquido, pure abitate da angeli di misericordia, chiamando le coscienze a cercare simmetrie per incarnare quella fede che rispetta la dignità di ogni uomo contro l’Apocalisse della ragione”. Per questo il prossimo 3 dicembre, alle 15, nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense, a Roma, si terrà una Tavola rotonda, aperta al pubblico, sul tema La Misericordia nella tradizione Cristiana ed Islamica. Dialogo aperto proprio con l’Iran paese che ha condannato le stragi di Parigi definite “crimini contro l’umanità” dal presidente Hassan Rohani che ha cancellato anche il viaggio in Italia ed in Vaticano dopo aver appreso del massacro in Francia.
Un percorso di confronto – sviluppato nella prospettiva teologica, giuridica e filosofica – che sarà condotto dall’arcivescovo Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, e vedrà gli interventi del prof. Mohammad Ali Shomali, direttore del Centro islamico d’Iran a Londra, e del prof.Antonio Pitta, docente di Esegesi del Nuovo Testamento alla PUL, per un dibattito a più voci sul tema La Misericordia nella Bibbia e nel Corano. A seguire, il confronto su Diritto e Misericordia, che vedrà gli interventi del prof. Abolfazl Sajedi, docente presso la Scuola teologica di Qom, e del prof. Manuel Arroba, Preside Institutum Utriusque Iuris della PUL. A guidare studenti, religiosi e laici, sul tema Filosofia e Misericordia saranno invece il prof. Abdolhossein Khosropanah, direttore dell’Istituto di filosofia e saggezza islamica di Qom, e il prof.Emmanuele Vimercati, decano della Facoltà di Filosofia della PUL. L’annuncio dell’evento arriva dopo il monito profetico di Papa Francesco: è una bestemmia utilizzare il nome di Dio per giustificare la strada della violenza e dell’odio. Si raccoglie così l’invito del Santo Padre a fare del Giubileo una straordinaria occasione di incontro e conoscenza reciproca tra le principali religioni monoteistiche. Un momento di riflessione e di scambio di buone pratiche, per costruire, insieme, un ponte di cultura, umanità e fede. Nel corso della visita all’università di Qom, dello scorso aprile, mons. Enrico dal Covolo ha siglato un accordo di alleanza culturale tra l’ateneo iraniano e la PUL. L’intesa, che allunga il campo alle opportunità di confronto, affinandone le priorità, ha già avuto una prima tappa significativa dal 30 ottobre al 5 novembre scorsi, quando la Pontificia Università Lateranense ha ospitato un gruppo di studenti sciiti guidandoli alla conoscenza di Roma cristiana e offrendo loro occasioni di confronto con docenti della PUL.
La conferenza del prossimo 3 dicembre vuole essere un confronto culturale a tutto campo tra i docenti delle rispettive istituzioni accademiche sul valore della Misericordia nella tradizione cristiana e islamica. Vivendo gli orizzonti aperti della relazione con l’altro, per cercare quelle concordanze di umanità da cui nasce la comunicazione sempre possibile: quella dei gesti e dell’ascolto, della solidarietà e della responsabilità della parola nella storia di un Dio che chiama ciascuno per nome.