LIGURIA – LA SPEZIA – “Il martirio non si è spento nella vita della Chiesa, e quelle che sembravano persecuzioni da relegarsi nell’antichità si presentano forti, minacciose e cruente nell’oggi della storia. Non possiamo e non dobbiamo tacere perché veramente la libertà religiosa è garanzia di ogni altra libertà”. Lo ha detto ieri mons. Luigi Ernesto Palletti, vescovo di La Spezia, durante la celebrazione per la solennità dell’Assunta, pregando per i cristiani perseguitati in Iraq. “Non possiamo dimenticare il grido di dolore di un moltitudine di fratelli e di sorelle che in questo giorno di festa non possono vivere liberamente la loro fede: anzi sono per essa perseguitati, esiliati, uccisi”, ha affermato mons. Palletti. “Non vi è nessuna ragione che giustifichi la violenza in nome di Dio, da chiunque essa provenga – ha sottolineato -, ed essendo l’adesione di fede un atto libero della persona non può essere imposta con nessuna coercizione o forzatura”. “Non possiamo dimenticarci di loro – ha ribadito il vescovo -. Anche se ciò a cui stiamo assistendo supera certamente le nostre piccole forze e interpella in modo particolare gli Ordinamenti nazionali e sovranazionali a livello mondiale perché sia posto fine a questa strage, come credenti non possiamo non sentirci personalmente solidali con i nostri fratelli che in questo momento sono chiamati a dare la loro testimonianza con molteplici sofferenze e umiliazioni, e non ultimo anche con la propria vita”. Fonte: Agensir