EMILIA ROMAGNA – PARMA – “La nostra nazione e l’Europa, spesso in campo per i diritti – veri o presunti – delle minoranze, devono dare prova di democrazia usufruendo di tutti i loro mezzi per salvare queste persone che oggi rischiano di morire. Con loro muore una cultura di fede, di convivenza e di pace”. Queste le parole di mons. Enrico Solmi, vescovo di Parma, pronunciate ieri durante la celebrazione per la solennità dell’Assunta, facendo riferimento al dramma dei cristiani perseguitati in Iraq. Mons. Solmi ha invitato i fedeli a pregare “perché cessi la persecuzione religiosa, perché si difenda e si prenda cura di questa gente perseguitata; perché tutti riconosciamo che l’indifferenza ha le mani insanguinate, il silenzio è colpevole, la tutela di ogni persona è fondamento, garanzia e segno di democrazia: se viene meno, vengono meno la giustizia e l’uguaglianza”. “Una città come la nostra, che guarda al mondo, che vuole uscire da una lunga crisi – ha evidenziato -, è chiamata a dare segni di coerenza con valori – come la giustizia e la libertà di pensiero e di religione – e non può presumere di crescere seguendo solo le volute di ogni presunta novità”. “Facciamo sentire la nostra voce, il nostro interesse, il nostro aiuto – ha concluso -: questa gente ha bisogno di tutto. Abbiamo aperto una sottoscrizione: non tiriamoci indietro!”. Fonte: Agensir
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Cristiani perseguitati, mons. Solmi: ‘dare prova di democrazia e coerenza’
Di Redazione
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