Categorie: L'altro Mondiale

Cristo Redentore con la maglia azzurra, l’Arcidiocesi di Rio fa causa alla Rai

La maglia numero 10 di Antonio Cassano sul Cristo Redentore in uno spot della Rai non è piaciuta all’Arcidiocesi di Rio de Janeiro, che ora chiede all‘emittente televisiva italiana una cifra compresa tra i cinque e i sette milioni di euro come risarcimento. Lo racconta il quotidiano brasiliano ‘Globo’, in un articolo nel quale si sottolinea l’indignazione della chiesa sia per l’utilizzo blasfemo dell’immagine, sia perché il Cristo Redentore è coperto da diritti d’autore, amministrati dalla stessa arcidiocesi, e rappresenta un intero Paese e la sua cultura.

Al momento, scrive il quotidiano, la cifra indicata non è ufficiale e non è stata ancora notificata alla Rai che comunque è stata già raggiunta dalla lettera dell’avvocato incaricato.

Sulla polemica attorno allo spot interviene monsignor Antonio Interguglielmi, cappellano della Rai, che ha dichiarato alla Adnkronos: Che l’immagine del Cristo Redentore di Rio de Janeiro vestito con la casacca 10 di Cassano sia una immagine “blasfema” e in qualche modo “offensiva” non ci sono dubbi, ma la polemica attorno allo spot Rai è stata “eccessiva. Basterebbero le scuse ufficiali, non ne farei una questione monetaria”.

”Mi è sembrata una polemica eccessiva. Che il Cristo con la maglia di Cassano sia un po’ blasfemo non c’è dubbio ma non ne farei una questione monetaria. A me tutto sommato – prosegue il cappellano della Rai – è sembrata una cosa non voluta. E’ certamente prudente il ritiro dello spot, ma basterebbero scuse ufficiali senza troppi polveroni e tantomeno richieste di soldi”.

Edio Costantini, presidente del Centro Sportivo Italiano che ieri ha festeggiato i 70 anni di vita in piazza San Pietro insieme a papa Francesco nonché ‘padre’ della Clericus Cup, il popolarissimo campionato di preti e seminaristi del Vaticano, esprime tutta la sua indignazione per lo spot al centro di polemiche nel quale “anche la fede viene ridotta a merce. In un tempo in cui i valori religiosi sembrano diventati quasi insignificanti e tutto è diventato commercio – afferma il ‘padre’ del campionato di calcio vaticano all’Adnkronos -, è giusto che si faccia sentire l’indignazione anche con un atto di forza”.

”Viviamo in un mondo che ha messo Dio in panchina e questo è inaccettabile”, evidenzia Costantini. Sulla stessa lunghezza d’onda don Mario Lusek, direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, che non può fare a meno di evidenziare il “fastidio” per lo spot del Cristo vestito da calciatore.

Dal canto suo, il ‘padre’ della Clericus Cup ragiona sulla necessità di un “ritorno al rispetto delle regole nel momento in cui l’uomo viene sopraffatto dal mercato”.

Nel caso in questione, l’arcidiocesi di Rio de Janeiro, scendendo in campo contro lo spot ha chiesto un risarcimento di parecchi milioni di euro al punto che c’è chi, polemicamente, ha sostenuto che è come se ci fosse un tariffario anche per Dio. ”Il fatto è che, a questo punto, è sacrosanto un atto di forza per ripristinare i valori – evidenzia ancora Costantini -. E meno male che ancora esiste chi si indigna”.

Sulla vicenda era intervenuto anche Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana che in un suo editoriale aveva scritto: “Questo spot della Rai sta suscitando diverse critiche. Come al solito, anche nella pubblicità si è voluto strafare. Ci siamo appropriati di un simbolo che non ci appartiene, vestendolo con la maglietta azzurra della Nazionale di calcio. Cristo, sì, ci appartiene. Ma quella statua del Corcovado fa parte della storia del Brasile. Noi siamo riusciti a fare un doppio torto: primo, abbiamo ferito la sensibilità di tutti i cristiani per l’uso commerciale di un simbolo religioso; secondo, abbiamo invaso il terreno dei brasiliani. Più sobrietà e meno presunzione gioverebbe non solo negli spot per promuovere la Nazionale italiana ai Mondiali di calcio in Brasile, ma non guasterebbe neppure ai nostri stessi giocatori, se vogliamo puntare a qualche risultato significativo e non ripetere l’ingloriosa esperienza di Città del Capo in Sudafrica.”. Fonte Adnkronos/Famiglia Cristiana.

Il video con lo spot della Rai:

Guarda i commenti

  • Ottimo che la Diocesi di Rio si sia mobilitata per chiedere rispetto.
    Per mezzo del Cuore Immacolato di Maria Santissima, il Signore benedica L'Arcivescovo e il Brasile.

Ultimi articoli

Accadde il 14 novembre (era l’anno 2002): la storica visita di Giovanni Paolo II al Parlamento italiano

Un appuntamento storico: si svolse giovedì 14 novembre 2002, a Palazzo Montecitorio, la visita di Sua Santità Giovanni Paolo II…

14 Novembre 2024

Preghiera del mattino da recitare appena svegli alla dolce Maria ‘Regina del Cielo’, 11 novembre 2024

Preghiera del mattino a Maria, la 'Regina del Cielo' Invoca la Beata Vergine Maria con la preghiera del mattino... Ecco…

11 Novembre 2024

Ogni Giorno Una Lode a Maria, 11 Novembre 2024. Donna della Festa, prega per noi

Donna della Festa, prega per noi Santa Maria, donna del piano superiore, splendida icona della Chiesa, tu, la tua personale…

11 Novembre 2024

Vangelo del giorno, 11 Novembre 2024. Se sette volte ritornerà a te dicendo: Sono pentito, tu gli perdonerai.

Vangelo del giorno, 8 Novembre 2024.  Lc 17,1-6 - Se sette volte ritornerà a te dicendo: Sono pentito, tu gli…

11 Novembre 2024

W San Martino! Oggi, 11 novembre, è il suo giorno. Chiedi una grazia particolare al santo che tutti amano.

San Martino di Tours: vita e preghiera San Martino di Tours è stato un vescovo cristiano del IV secolo; è…

11 Novembre 2024

Il Santo di oggi, 11 Novembre: festa di San Giovanni l’Elemosiniere. Supplica per ottenere grazie e favori

San Giovanni l'Elemosiniere: vita e preghiera San Giovanni l'Elemosiniere è stato il vescovo patriarca di Alessandria d’Egitto; è patrono delle…

11 Novembre 2024