Italiae et Ecclesia

Il Crocifisso del Perdono di Pio X (conosciamo un po’ della sua storia) è inspiegabilmente sparito: perché?

Il 4 Agosto del 1903 Pio X viene eletto Papa ed è il 256° successore di Pietro.  Il conclave (da Cathopedia) Alla morte di Leone XIII il candidato più probabile al soglio di Pietro era considerato il Segretario di Stato Rampolla. All’apertura del conclave il 1º agosto 1903, la sorpresa: il cardinale Puzyna, arcivescovo di Cracovia, comunica che l’imperatore d’Austria-Ungheria Francesco Giuseppe, usando un suo antico privilegio quale “Re apostolico d’Ungheria”, pone ilveto all’elezione del cardinale Rampolla.

I motivi del veto sarebbero non soltanto politici, in particolare la vicinanza del Rampolla alla Francia e le idee più aperte di questo degnissimo porporato, eccellente diplomatico e uomo di governo, ma anche personali; il Rampolla quale Segretario di Stato avrebbe infatti cercato di influenzare Leone XIII a negare una sepoltura cristiana all’arciduca Rodolfo d’Asburgo-Lorena, suicidatosi durante i cosiddetti “fatti di Mayerling”.

Malgrado l’indignazione di molti cardinali, la candidatura di Rampolla sfumò e i suffragi si orientarono sul Patriarca di Venezia, che fu eletto il 4 agosto ed incoronato il 9. Prese il nome di Pio X in onore dei suoi predecessori. Scelse come motto del suo pontificato Instaurare omnia in Christo e lo attuò con coraggio e fermezza.

Una delle prime decisioni di Pio X fu proprio l’abolizione (con la costituzione apostolica Commissum nobis

) del cosiddetto veto laicale, che spettava ad alcuni sovrani cattolici e a causa del quale egli era divenuto pontefice.

Una domanda: Che fine ha fatto il Crocifisso del Perdono di San Pio X? 

Il Crocifisso del Perdono NON È un nuovo sacramentale e NON NASCE DA UNA RIVELAZIONE PRIVATA, si tratta, piuttosto, di un Sacramentale Cattolico approvato dal Sommo Pontefice SAN PIO X e inspiegabilmente scomparso nel nulla.

La storia del Crocifisso del Perdono

Questo Crocifisso venne presentato al Congresso Mariano di Roma nel 1904, con il supporto di S.E. Cardinal Coullié, Arcivescovo di Lione.

Fu grazie al discorso fattogli da Fr. Léman che il Crocifisso ottene l’approvazione generale. Il progetto di costituire un’unione attorno a questo Crocifisso venne presentata a Sua Santità dall’Eminentissimo Card. Vivès, presidente del Congresso.

L’iscrizione, storica e sacra, della regalità di Cristo appare in un’incisione posta al di sopra del capo di Cristo stesso, all’interno di questo oggetto.

E’ un’irrefutabile testimonianza contro i dinieghi e l’audacia delle empietà. Nella Basilica della Santa Croce di Gerusalemme a Roma, è conservata la vera iscrizione posta sulla Croce e recuperata da S. Elena sul Golgotha.

Nonostante i vituperi del tempo, ed il fatto che la Reliquia probabilmente non sia completa, due parole, due soltanto, continuano a risplendere, rispettate persino dal tempo: “Nazarenus Re”, “Il Re Nazareno”. E’ una profezia incisa nel legno: tutte le regalità scompaiono, eccetto quella del Nazareno.

Sul rovescio della croce, al centro, l’immagine del S. Cuore risplende, circondata da due iscrizioni che richiamano la tenera misericordia del Salvatore; una è una preghiera di perdono, esclamata durante l’agonia del Calvario: “Padre, perdona loro”; l’altra, è invece una preghiera d’amore, esclamata contro l’ingratitudine, nel santuario di Paray-le-Monial: “Guarda questo cuore, che tanto ha amato gli uomini”.

Al di sotto, la figura di Nostra Signora Addolorata sormontata da una stella, occupa i piedi della croce. Essa si erge là per dire ad ogni anima afflitta: “Non dimenticare i dolori di tua Madre”. Dice “Io sono colei che conforta”. La disperazione mormora al nostro cuore che è ormai troppo tardi; Ella risponde “fra il tardi ed il troppo tardi v’è un abisso. Osserva il Sangue del Mio Gesù, osserva la Mia materna devozione nei tuoi confronti.”.

Decreto Pontificio del Giugno 1905, al M.M. L’Abate Lemann:

Prefettura della Sacra Congregazione delle Indulgenze

“Ai fedeli, che divotamente baciano questo Crocifisso e ne ottengono le preziose indulgenze, raccomandiamo di tenere a mente le seguenti intenzioni: Testimoniare l’amore per Nostro Signore e per la Beata vergine; gratitudine nei confronti del Santo Padre, il Papa, per pregare per la remissione dei propri peccati; la liberazione delle Anime del Purgatorio; il ritorno delle Nazioni alla Fede; il perdono tra i Cristiani; la riconciliazione tra i membri della Chiesa Cattolica.”
*
In un altro decreto, datato 14 Novembre 1905, Sua Santità Papa S. Pio X, ha dichiarato che le indulgenze legate al Crocifisso del Perdono possono essere applicate alle Anime Purganti. Se, immediatamente dopo la S. Messa, il Rosario è lo strumento più potente per alleviare le sofferenze delle Anime del Purgatorio, questo Crocifisso rappresenta una efficacissima aggiunta da spendere in loro favore.

In conclusione il Crocifisso del Perdono è una spina nel fianco di Satana, ivi piantata dal Santo Padre S. Pio X.

Non è ben chiara la ragione per la quale così pochi Cattolici abbiano mai sentito parlare di questo prezioso Sacramentale, ciò che sappiamo certamente è che chiaramente Satana lo odia.

Perché?

Perchè il Crocifisso del Perdono è potente quanto la Medaglia Miracolosa e la Medaglia di S. Benedetto. Vedete, Papa S. Pio X ha utilizzato le chiavi del Cielo allo scopo di legare a questo oggetto ricche indulgenze e, com’è ovvio, Satana odia i sacramentali. In particolar modo quelli potenti. Cosa fa, quindi, quando odia un sacramentale così potentemente imbevuto di Grazie Divine?

Semplicemente fa sì che rimanga nascosto. Ed il Crocifisso del Perdono venne, in effetti, nascosto non molto tempo dopo la sua promulgazione, nel 1905. Stessa sorte toccò ad altre devozioni e reliquie nel corso della Storia.

Le Indulgenze

Chiunque porti sulla propria persona il Crocifisso del Perdono, può ottenere un’indulgenza.

Qualora si baci il Crocifisso con divozione, si ottiene un’indulgenza.

Chiunque reciti una di queste invocazioni inanzi a questo Crocifisso può ottenere un’indulgenza ogni volta: “Padre nostro, che sei nei Cieli, rimetti a noi i nostri debiti così come noi li rimettiamo ai nostri debitori.” “Supplico la Beata Vergine Maria di pregare il Signore nostro Dio per me.”

Coloro che, abitualmente devoti a questo Crocifisso, adempiano alle condizioni necessarie della Confessione e della Comunione Eucaristica, possono ottenere un’Indulgenza Plenaria nelle seguenti feste:

La Festa delle Cinque Piaghe di Cristo,

dell’Esaltazione della Santa Croce,
dell’Invenzione (ritrovamento) della Santa Croce,

dell’Immacolata Concezione,

e dei Sette Dolori della Beata Vergine Maria.

Chiunque al momento della morte, fortificato dai Sacramenti della Chiesa, o con cuore contrito, nella supposizione dell’impossibilità di riceverli, bacerà questo Crocifisso e chiederà perdono a Dio dei propri peccati, e perdonerà il suo prossimo, guadagnerà un’Indulgenza Plenaria.

di Redazione Papaboys / Gloria Tv

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