Tra poche ore Papa Francesco atterrerà a Cracovia per dare il via agli eventi principali della 31.ma Giornata Mondiale della gioventù. Sono già molte le migliaia di giovani che hanno raggiunto la città di S. Giovanni Paolo II in un clima di festa e fraternità che stride con le notizie di violenze di stampo terroristico in arrivo dall’Europa. Su questo e altri aspetti riflette padre Gregorio Suchodolski, segretario generale del Comitato organizzatore della Gmg, intervistato dall’ inviato in Polonia della Radio Vaticana, Alessandro Gisotti.
R. – Il cardinale Stanislao Dziwisz, quando ha proposto di fare qui la Gmg, non ha fatto altro che seguire il desiderio di San Giovanni Paolo II, che era vescovo di Cracovia. Cracovia non è una città grande come Rio de Janeiro, Buenos Aires, Toronto o Roma. È una città abbastanza piccola per un evento così grande e per questo motivo siamo dovuti andare in una zona periferica, lontana dal centro della città. Questo da una parte crea dei problemi logistici, ma al tempo stesso facciamo sì che più persone e più parrocchie si prendano la responsabilità di questo evento. E tutti lo fanno ben volentieri, perché vogliono proprio ringraziare per tutti i doni che hanno ricevuto tramite San Giovanni Paolo II.
D. – È ovviamente anche una Gmg straordinaria perché avviene nel Giubileo della Misericordia. Colpisce una cosa: quando la Gmg di Cracovia è stata annunciata, non era ancora stato annunciato il Giubileo della Misericordia. Ma Cracovia è da sempre la capitale della misericordia, quindi si sono unite queste due cose straordinarie…
R. – Sì, certo. Cracovia non è solo la città di San Giovanni Paolo II, ma è anche quella di Santa Suor Faustina Kowalska: è proprio il centro del culto mondiale della Divina Misericordia. I gruppi di fedeli che vediamo qui ogni settimana, ogni giorno, nel Santuario della Divina Misericordia, sono veramente numerosissimi. Noi, quando abbiamo sentito che Papa Francesco annunciava Cracovia, da subito – dal primo momento – abbiamo pensato che il tema sarebbe potuto essere quello della Divina Misericordia. E poi c’è stato il dono dell’annuncio dell’Anno Santo, e adesso la Porta principale che si sta adesso costruendo a “Campus Misericordiae”. Il Santo Padre prenderà per mano sei giovani – un giovane da ciascun continente – e passeranno insieme la Porta della Misericordia. E questo è molto significativo.
D. – In un momento in cui anche l’Europa è sconvolta dalla violenza e dal terrorismo – sappiamo quanta violenza ci sia anche nella vicina Ucraina… – questo è un segno fortissimo, perché mai una Gmg ha raccolto giovani di tanti Paesi…
R. – In questi ultimi giorni e mesi, stiamo soffrendo per tutto quello che succede in Europa e nel mondo, con le guerre, la violenza, gli attacchi terroristici… E speriamo veramente che Cracovia sia la risposta: dove c’è la violenza, c’è anche la misericordia. E vogliamo trasmettere questo messaggio ai giovani e alle future generazioni: ossia che il mondo non è fatto dagli uomini, ma è fatto innanzitutto dall’amore di Dio, versato su di noi attraverso il dono di Gesù Cristo Misericordioso. Allora i ragazzi e i giovani, venendo qui a Cracovia, sia a Blonia che a Campus Misericordiae, sul palco vedranno lo sguardo di Gesù Misericordioso. E noi vogliamo che, guardando a Gesù Misericordioso, tocchino come San Tommaso incredulo, le sue ferite per salvare la propria vita e per avere la pace interiore. Questo è il messaggio della Giornata Mondiale della Gioventù.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)